Cronaca nera su casi di violenza sulle donne, femminicidi, casi irrisolti. Consigli, interviste e tutto il mondo al femminile
Federica Scorpo
Nata a Siracusa, scrittrice/blogger è un'operatrice di un centro antiviolenza e si è occupata di giornalismo d’inchiesta per il quotidiano d’ispirazione cattolica «La perfetta letizia». Ha pubblicato tre libri ed è molto sensibile alla condizione della donna e all’educazione sulla parità tra i sessi.
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Dic 9
di Federica Scorpo
Un'infanzia infelice, una donna sola, la depressione, due tentativi di suicidio è questo il quadro di una donna fragile emotivamente che emerge dalla descrizione di Veronica Panarello, che ne fanno i giornali. Ma la domanda è: può una mamma uccidere il proprio figlio? È ciò che sta emergendo dalle indagini. Tutti gli indizi portano a lei che continua a dirsi innocente. Ma i buchi temporali sono troppi e le telecamere hanno ripreso lo strano percorso che la donna ha fatto quella mattina. Troppe le incongruenze nel racconto. Tutto non torna. L'aspetto principale perché si trovava sul luogo del ritrovamento del cadavere? Perché ha consegnato le fascette alle insegnanti compatibili con quelle che hanno strangolato il piccolo Loris? Troppi gli interrogativi e il cerchio si chiude su di lei. Una donna apparentemente fragile ma che forse nasconde qualcosa, un dolore, un segreto. Chissà se convalideranno il fermo anche se si parla di prove schiaccianti, avrebbe agito da sola secondo gli inquirenti. La donna infatti non avrebbe mai accompagnato Loris a scuola e s'ipotizza che siano stati 36 minuti insieme in casa. Cosa sarà successo in quell'arco di tempo? Solo il suo cuore lo sa e speriamo che faccia giustizia. Dopo cinque ore di interrogatorio è stato confermato il fermo e Veronica è stata portata in carcere.