Aung San Suu Ky ritira il premio Sakharov che le fu assegnato 23 anni fa

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era stata messa agli arresti domiciliari e solo recentemente È stata liberata

Aung San Suu Ky ritira il premio Sakharov
che le fu assegnato 23 anni fa

La leader sta facendo il tour dell'Europa perché si facciano pressioni affinché la Costituzione sia cambiata e le sia permesso di candidarsi premier nonostante abbia figli di nazionalità britannica

di Silvia Tozzi

Aung San Suu Ky
Aung San Suu Ky

STRASBURGO | La dissidente birmana Aung San Suu Ky ha ricevuto a Strasburgo il Premio Sakharov per i diritti umani, un premio che il Parlamento europeo le aveva attribuito 23 anni fa.

AUNG SAN SUU KY | La leader del partito di minoranza birmano è tornata all’attività politica dopo aver passato oltre 15 anni agli arresti domiciliari. Nel suo discorso ha sottolineato: «Insegniamo ai giovani l’importanza della libertà di pensiero. La libertà di pensiero inizia con il diritto di porre delle domande. E questo diritto, il nostro popolo a Myanmar, non lo ha avuto per così tanto tempo, che alcuni dei nostri giovani, non sanno nemmeno come si fanno le domande».

LA RICHIESTA | Aung San Suu Ky ha chiesto all’Europa di fare pressioni sulla giunta militare perché sia modificata la costituzione, in quanto vuole candidarsi alle presidenziali nel 2015, ma il 25% dei seggi nelle assemblee va ai militari attivi; inoltre, la Costituzione vieta ad un birmano sposato a uno straniero o con figli stranieri di occupare la massima carica dello Stato. Il marito di Suu Ky, Michael Aris, oggi scomparso, era inglese e inglesi sono i loro due figli. La leader sta facendo il tour dell'Europa perché si facciano pressioni affinché la Costituzione sia cambiata. «Spero che sarete nostri amici nel nostro continuo sforzo per assicurare i diritti democratici. Abbiamo bisogno di istruzioni, di sanità, della libertà e del diritto di forgiare il nostro destino, di poter decidere cosa sia meglio per noi stessi».

SCHULZ | Commosso il presidente dell’eurocamera Martin Schulz: «Questa è una giornata straordinaria: sono passati 23 anni di sofferenza».

Martedì 22 ottobre 2013

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