Redazione Online
ATENE | Arrestato lo stato maggiore di Alba dorata. Ne fanno parte il leader Nikos Michaloliakos, il suo portavoce e i principali dirigenti del partito dell’estrema destra nazionalista greca, in tutto una trentina di persone, fra parlamentari e attivisti.
L'ACCUSA | L’accusa è appartenenza a un’organizzazione criminale, che in Grecia è un reato che consente di emettere mandati di cattura contro parlamentari senza la previa autorizzazione della Camera. In particolare, i provvedimenti sono legati alle indagini sull’assassinio del rapper antifascista Pavlos Fyssas, ucciso il 17 settembre da un militante di Alba dorata, reo confesso.
LE REAZIONI | Immediate, dopo gli arresti, le proteste dei simpatizzanti sotto alla sede della formazione politica ad Atene. Si tratta solo dell'ultima protesta perché già venerdì i 18 deputati ultranazionalisti avevano minacciato di dimettersi in blocco, con l’obiettivo di trascinare la Grecia a elezioni anticipate, se le indagini fossero proseguite. L'evento è di grande portata in Grecia: prima volta dopo il colpo di stato dei colonnelli, il leader di un partito parlamentare viene arrestato.
LA VERSIONE DI ALBA DORATA | Giorgos Germenis, uno dei parlamentari di Alba dorata, ha spiegato: «Abbiamo il sostegno del 15% degli elettori. Il governo ha dovuto sostituire tutti gli ufficiali dei servizi e della polizia per farci arrestare. Che altro potranno fare?»
Domenica 29 settembre 2013
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