Il diritto di crescere

È il blog che pone l'attenzione sulle tematiche e sui diritti dei minori, che racconta quel che succede nel mondo con l'intento di dar voce a chi, ancora oggi, è invisibile. Ampliando e diffondendo la conoscenza delle problematiche legate a chi è potenzialmente esposto alla minaccia di comportamenti abusanti o inopportuni, di realtà più svantaggiate, dalla schiavitù alle violenze domestiche, dalla discriminazione ai conflitti armati, dalla povertà alla libera espressione. Perché non rimanga consegnato al silenzio e non si ripeta in futuro.
Con la convinzione che garantire i loro diritti, nel loro bisogno di crescere armonicamente come individui e come esseri sociali, non dia sollievo soltanto a chi soffre ma contribuisca anche al benessere dell'intera comunità, locale e globale.

Gabriele Paglialonga

Gabriele Paglialonga
Ho iniziato a operare nel settore umanitario nel 2004, aderendo alla missione del governo italiano nel sud-est asiatico per l'emergenza tsunami. Dal 2009 rivesto l’incarico di Coordinatore per i Diritti dei minori nella sezione italiana di Amnesty International di cui faccio parte dal 2007. Non è facile raccontare né tantomeno essere ascoltati. Essendo amante della verità, io continuerò a dar voce, da oggi, anche come blogger.

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Il diritto di crescere

Mar 31

Stop all'uso dei bambini soldato

Non sono solo adolescenti, ma anche bambini di non più di 6 anni. L'ONU ne calcola circa 250.000, ma le Ong ne contano oltre 300.000, di cui il 40% femmine

di Gabriele Paglialonga

La Rappresentante Speciale del Segretariato delle Nazioni Unite per i bambini e i conflitti armati e l’UNICEF hanno lanciato a New York la Campagna congiunta "ChildreNotSoldiers", contro il reclutamento e l’utilizzo dei bambini soldato da parte delle forze di sicurezza governative degli stati che hanno commesso gravi violazioni nei confronti dei minorenni. Accanto a questa Campagna condotta a livello internazionale la Coalizione Italiana Stop all’uso dei bambini soldato, si legge nel sito Bambinisoldato.it, uno spazio interamente dedicato al tema in cui è possibile trovare news e approfondimenti in lingua italiana e una sezione con la documentazione internazionale sul fenomeno, ha concentrato la propria azione sulle attività di informazione e sensibilizzazione, rappresentando uno spazio di coordinamento tra le associazioni che ne fanno parte e che hanno a cuore la fine del fenomeno dei bambini soldato. La Coalizione Italiana Stop all’Uso dei Bambini Soldato ha come obiettivo la tutela specifica dell’infanzia nelle condizioni di guerra e nei conflitti armati, ed estende le sue preoccupazioni a tutti gli abusi di cui sono vittime i bambini e le bambine, attraverso il lavoro delle organizzazioni componenti la Coalizione.

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Nov 23

Sardegna: il Consiglio dei Ministri dichiara per sei mesi lo stato di emergenza

Gli operatori di Save the Children al lavoro per aiutare i bambini ad elaborare il trauma dei terribili momenti

di Gabriele Paglialonga

Al via le attività di Save the Children per supportare i bambini dei centri di Olbia e provincia maggiormente colpiti dal violento tornado dei giorni scorsi.

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Nov 17

Figli minori: i genitori italiani consapevoli del rischio che possano essere oggetto di comportamenti inappropriati o di abusi da parte degli adulti

Per il 94% dei genitori italiani, figli potenzialmente esposti alla minaccia di comportamenti abusanti o inopportuni degli adulti negli ambienti organizzati dove i minori trascorrono la gran parte del loro tempo, fuori delle mura domestiche. 1 minore su 3 è a conoscenza di episodi più o meno gravi subiti da coetanei. Save the Children propone a istituzioni, associazioni e organizzazioni l'adozione di un sistema specifico di tutela

di Gabriele Paglialonga

Secondo la ricerca “Tutela dei minori nei luoghi frequentati con regolarità, siamo in grado di garantirla?” realizzata da Ipsos per l’Organizzazione, per quasi 1 adolescente su 2 tra le principali minacce la pretesa o l’imposizione di contatti o rapporti fisici indesiderati, tra i luoghi frequentati più a rischio centri sportivi (40%), scuola (31%), oratori e parrocchie (29%). Save the Children propone a istituzioni, associazioni e organizzazioni l’adozione di un sistema specifico di tutela, che secondo 1/3 di genitori e adolescenti è oggi assente o non conosciuta nei luoghi vissuti da questi ultimi.

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