È il blog che pone l'attenzione sulle tematiche e sui diritti dei minori, che racconta quel che succede nel mondo con l'intento di dar voce a chi, ancora oggi, è invisibile. Ampliando e diffondendo la conoscenza delle problematiche legate a chi è potenzialmente esposto alla minaccia di comportamenti abusanti o inopportuni, di realtà più svantaggiate, dalla schiavitù alle violenze domestiche, dalla discriminazione ai conflitti armati, dalla povertà alla libera espressione. Perché non rimanga consegnato al silenzio e non si ripeta in futuro.
Con la convinzione che garantire i loro diritti, nel loro bisogno di crescere armonicamente come individui e come esseri sociali, non dia sollievo soltanto a chi soffre ma contribuisca anche al benessere dell'intera comunità, locale e globale.
Gabriele Paglialonga
Ho iniziato a operare nel settore umanitario nel 2004, aderendo alla missione del governo italiano nel sud-est asiatico per l'emergenza tsunami. Dal 2009 rivesto l’incarico di Coordinatore per i Diritti dei minori nella sezione italiana di Amnesty International di cui faccio parte dal 2007. Non è facile raccontare né tantomeno essere ascoltati. Essendo amante della verità, io continuerò a dar voce, da oggi, anche come blogger.
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Nov 18
di Gabriele Paglialonga
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E' stato ricoverato d'urgenza in rianimazione Mikhail Kalashnikov, 94 anni, ingegnere e progettista del leggendario fucile d'assalto sovietico Ak-47, l'arma più venduta al mondo. Cominciò la sua carriera lavorando in un deposito ferroviario dove ebbe modo di accrescere le sue conoscenze riguardo alla meccanica.
Nel 1938 fu spostato nell'Armata Rossa, dove servì come comandante di carri armati durante la Seconda guerra mondiale. Nell'ottobre del 1941, Kalašnikov fu gravemente ferito in combattimento e congedato dalle linee del fronte. Si dice che egli cominciò a creare il suo primo progetto in ospedale e presto entrò a far parte dell'Istituto Aeronautico di Mosca.
Mentre lavorava qui, Kalašnikov progettò varie innovazioni per i carrarmati, incluso un meccanismo che contava il numero di colpi sparati. Negli anni, fu promosso al ruolo di capo ingegnere e messo a capo di ingenti risorse da sfruttare. Nel 1947, progettò l'AK-47 (un acronimo per "Avtomat Kalašnikova obrazca 1947 goda").
Kalashnikov è passato alla storia per aver fabbricato il fucile d’assalto più famoso dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, un’arma che è sempre attuale ed è stata prodotta negli ultimi decenni in larga scala, infatti nel mondo si contano oltre 70 di milioni di pezzi.
Paradossale la definizione etimologica del nome. Deriva, infatti, da una alterazione dell'antico Калачников, che significa "appartenente ad un uomo che produce kalac" (tradizionale pane delle popolazioni slave orientali).
Se riferito ad una persona, il significato diventa "figlio di un uomo che produce kalac", mentre è risaputo che i conflitti armati distruggono le strutture economiche e le terre coltivabili, mettendo un freno allo sviluppo socio-economico e permettendo lo sviluppo della corruzione. Se consideriamo che le armi leggere che ogni anno in tutto il mondo, insieme a una quantità di munizioni/proiettili vengono prodotte in un numero sufficiente per sterminare quasi il doppio della popolazione della terra, allora vale la pena ricordare quanto abbia valore quando Mikhail Kalashnikov disse in un’intervista: “Avrei preferito inventare una macchina che tutta la gente avrebbe potuto usare e che avrebbe potuto aiutare magari i contadini nel loro lavoro. Un tagliaerba, ad esempio”.
L'invenzione, lo scopo e lo sviluppo delle armi sono sempre state una preoccupazione chiave nella storia dell'umanità, sia nella preistoria per il miglioramento della caccia, sia nelle successive società tribali e divise classi, per la difesa, la guerra e l'ordine interno. Dalla offesa e difesa vicina si passò ben presto alla offesa e difesa lontana.
Nel mondo ogni minuto una persona muore, vittima della violenza armata.
In totale si tratta di 500 mila persone morte ogni anno e in cui, ancora oggi, in 19 Paesi, centinaia di migliaia di ragazzine e ragazzini sono utilizzati come bambini soldato dagli eserciti regolari e dai gruppi armati dell’opposizione.
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