La punizione no!

Strana-mente

«Strana-mente». Psicologia, vita, racconti e dintorni. Paola Guaini ci porta alla scoperta della psicologia nella sua esperienza nel quotidiano, della vita nelle sue varie sfaccettature, idiosincrasie e imprevisti, racconti sparsi, con poesie e riflessioni ad accompagnare il tutto.

Paola Guaini

Paola Guaini
Sono nata nell'agosto dell'83 in un piccolo paese della provincia di Brescia. Ho avuto un'infanzia difficile ma non mi lamento. Ho volto a mio favore guai e disguidi e sono riuscita, fino ad ora, a fare quello che volevo della mia vita.
Mi sono laureata nell’ottobre 2010 in Psicologia clinico-dinamica presso l’Università degli Studi di Padova e dal 6 dicembre 2013 svolgo la professione di Psicologa. Cerco sempre di trarre qualche insegnamento da ogni giornata e di diventare, passo passo, sempre più consapevole di me stessa e in armonia con ciò che mi circonda.

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Feb 3

La punizione no!

Perché non è efficace punire un bambino quando sbaglia o combina "marachelle". Scopriamolo insieme con semplici e basilari informazioni contenute in questo articolo

di Paola Guaini

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Skinner, un famoso psicologo vissuto negli anni '50, grazie ad un esperimento sui ratti aveva scoperto come estinguere un comportamento in questa specie animale... cosa fece?

Mise il ratto in una gabbia elettrificata (Skinner box) che conteneva al suo interno del cibo.

Ogni qualvolta il ratto si avvicinava al cibo riceveva una scossa elettrica e ciò progressivamente estingueva il comportamento legato al desiderio di procurarsi il cibo.

Skinner quindi ha il pregio di aver scoperto come cancellare un determinato comportamento e il suo merito è stato quello di scoprire che se il nostro desiderio è quello di voler vedere ripetuto un comportamento in un'altra persona sarà efficace "rinforzare" tale comportamento ad esempio, nel nostro caso, lodare, abbracciare o regalare un premio al bambino, ma con gli esseri umani la punizione pone il bambino in una posizione abbastanza complicata.

Si potrà ottenere sì, un'estinzione del comportamento desiderato attraverso un rimprovero o una sculacciata, che è la nostra punizione, ma ciò getterà il bambino in una situazione di allarme, paura e spavento ogni volta che commetterà un errore e inoltre ciò non gli offrirà soluzioni alternative e nuovi scenari di comportamento ma quest'ultimo recepirà solo il messaggio "non devi fare quella cosa perché altrimenti la mamma ti sgrida!".

Senza sapere cosa fare in alternativa a questo comportamento indesiderato.

È perciò altamente opportuno che i genitori mantengano col bambino, nel momento in cui sbaglia o combina qualche "marachella" o fa "i capricci" un tono di voce calmo ma deciso che spieghi con parole semplici ma ferme il motivo del perché non si vuole che il bambino si comporti in un certo modo e fargli comprendere le possibili altre strade che il bambino potrebbe percorrere, un modo altro di comportarsi che gli permetterebbe di non cadere negli stessi errori, avere un punto di vista nuovo e crescere umanamente e nella relazione genitoriale.

Chiedete sempre al bambino il perché del suo comportamento e cercate offrigli un'altra soluzione che sia accettata come plausibile anche da lui stesso, siate convincenti.

Sono bambini, non sono stupidi!

© Riproduzione riservata

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