«Strana-mente». Psicologia, vita, racconti e dintorni. Paola Guaini ci porta alla scoperta della psicologia nella sua esperienza nel quotidiano, della vita nelle sue varie sfaccettature, idiosincrasie e imprevisti, racconti sparsi, con poesie e riflessioni ad accompagnare il tutto.
Paola Guaini
Sono nata nell'agosto dell'83 in un piccolo paese della provincia di Brescia. Ho avuto un'infanzia difficile ma non mi lamento. Ho volto a mio favore guai e disguidi e sono riuscita, fino ad ora, a fare quello che volevo della mia vita.
Mi sono laureata nell’ottobre 2010 in Psicologia clinico-dinamica presso l’Università degli Studi di Padova e dal 6 dicembre 2013 svolgo la professione di Psicologa. Cerco sempre di trarre qualche insegnamento da ogni giornata e di diventare, passo passo, sempre più consapevole di me stessa e in armonia con ciò che mi circonda.
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Feb 3
di Paola Guaini
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In una società contemporanea dove viene instillato attraverso i mass media e vari gruppi politici, in modo sottile e velato o alle volte plateale e oserei dire anche volgare la paura del "diverso", attaccandolo in modo estremo, sia povero che ricco che appartenente a cariche istituzionali, bisogna creare una nuova coscienza e un nuovo spirito che non solo ci avvicini a nuove culture, nuove visioni del mondo e nuove rotte, ma che ci permetta anche di essere persone veramente in contatto, in contatto con noi stesse e con l'altro, mantenendo il proprio pensiero fluido, libero e critico in modo tale da sconfiggere la paura che non viene da dentro di noi, ma che le gerarchie e l'informazione ci proiettano continuamente e incessantemente dentro la "testolina", perché la divisione è il miglior modo per mantenere il controllo e lo status quo.
Se impariamo a unire al posto che dividere, le idee cominceranno a fluire prima nelle città della stessa nazione poi via via in tutto il mondo.
Solo in questo modo la coscienza potrà veramente emergere e la coscienza è per sua natura una.
Qualche sentore di evoluzione umana e di condivisione tra i popoli esiste già, ma è un percorso lungo e pieno di ostacoli che può essere affrontato solo se riusciamo a scorgere noi stessi e il nostro potenziale al di là dei confini razziali, culturali, ideologici e politici con cui siamo stati cresciuti fin da piccoli.
Modificare noi stessi per modificare il paradigma.
E allora potremmo scoprire che essere gli uni per gli altri si può e può fare anche crescere la cultura, il lavoro, l'economia e la vita... di qualunque colore sia la tua pelle.
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