La riscoperta di un genio letterario: Tito Marrone

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Vittorio Sartarelli

Vittorio Sartarelli
Trapanese, classe '37, Sartarelli è uno scrittore brillante appartenente alla tipica letteratura verista italiana. Formatosi al Liceo Classico di Trapani, ha proseguito gli studi universitari in Giurisprudenza all'Università di Palermo. È giornalista e bancario in pensione. Dal suo debutto come scrittore, avvenuto nel 2000, ad oggi è stato insignito di numerosi premi letterari e riconoscimenti.

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Dic 12

La riscoperta di un genio letterario: Tito Marrone

A Trapani

di Vittorio Sartarelli

Una serata di revival culturale

Abbiamo assistito, ieri 10 Dicembre 2015, a Trapani nell’Aula Magna del Palazzo Riccio di Morana, con una serie di conferenze rievocative, alla commemorazione del grande poeta, scrittore, commediografo e drammaturgo Tito Marrone, un letterato trapanese che è passato nel firmamento letterario siciliano, quasi in sordina per non dire sconosciuto al grande pubblico che si occupa di letteratura.

 Certo la città di Trapani, a differenza di altre città dell’Isola, non è molto prodiga di genius loci per quanto riguarda la letteratura, tuttavia, per un “vezzo” negativo dell’ambiente culturale trapanese che spesso sonnecchia, in un disinteresse ed un’abulia tutta araba e retaggio del passato remoto del territorio, non è che ami molto vezzeggiare e gloriarsi di qualche suo concittadino di valore che, invece, fuori del suo habitat, viene quasi universalmente riconosciuto per i suoi meriti culturali e letterari.

 Se a questo si aggiunge la rinuncia a farsi conoscere ed apprezzare dallo stesso soggetto che passa quasi inosservato, si verifica il fatto negativo che di questo autore si perde la memoria che finisce per cadere nelle macerie dell’oblio. Certo, se facciamo riferimento a quanto ha scritto per la Mondadori Camilla Cederna nel 1992, :

 “ Trapani è l’unica città della Sicilia che non ha scrittori e letterati. Per motivi che non si spiegano. Tante altre piccole città hanno i loro cantori di fama nazionale. Ma Trapani non ha mai avuto cantori né scrittori. Qui la contemplazione e l’elaborazione del pensiero non sono di casa”. Non c’è da stare allegri! In ogni modo Trapani il suo genius loci ce l’ha e il nome in questione è proprio quello di Tito Marrone e, a parziale rimedio a questo disinteresse, Trapani una cosa l’ha fatta per onorare la memoria di questo suo concittadino, ha intestato l’unico Teatro che la città possiede, attualmente ed è quello che esiste all’interno della Libera Università della Città.

 Ma questo non basta, bisogna far conoscere le opere che questo poeta ha realizzato e che per sua scelta e per la maggior parte sono rimaste inedite. Quindi, se si vuole rendere onore al suo merito, come nel corso della manifestazione ha caldeggiato e suggerito la Dottoressa Giacalone, Direttrice della Biblioteca Fardelliana di Trapani, bisogna raccogliere accuratamente tutte le opere di questo grande scrittore e fare in modo che esse vengano pubblicate affinché il pubblico conosca e possa apprezzare la genialità di questo autore.

Del resto, l’apprezzamento di questo poeta è venuto pubblicamente da altri eminenti personaggi letterari dell’epoca che avevano già raggiunto la fama e la popolarità nazionale come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Pier Maria Rosso di San Secondo, Vincenzo Santangelo e Natale Tedesco, Lucio D’Ambra il quale di lui ha scritto: “C’è in Italia uno scrittore drammatico, completamente inedito, che non vuole essere conosciuto “ Non c’è modo migliore per spiegare oggi il silenzio che circonda la figura e l’opera di Tito Marrone, il suo isolamento, quasi eremitico dai vari salotti letterari buoni della Capitale. Eppure, Tito Marrone nel 1904 con Pirandello e Civinini fu uno dei firmatari del manifesto per la fondazione della

“ Società dei Poeti” che si radunava nel romano Caffè Marini. Collaborò con la rivista “La Settimana” diretta da Matilde Serao e fu redattore capo della “Rivista di Roma” diretta da Antonio Cippico, suo collaboratore nella traduzione dal greco della “Orestiade” di Euripide. Marrone fu l’iniziatore del movimento poetico crepuscolare.

 A far data dal 1907 si isolò per sua scelta dagli ambienti culturali romani ma continuò la propria produzione lirica e teatrale, un silenzio che durò circa 40 anni. Soltanto nel 1947 il poeta decise di ricalcare ancora la scena pubblica con ulteriori composizioni e la riesumazione di elaborati inediti, ma già il crepuscolarismo si era esaurito e la sua carriera creativa si era quasi conclusa.

Merito quindi a Tito Marrone: egli rimane, sicuramente, un genio della letteratura trapanese! Tutto quanto abbiamo espresso era contenuto nelle diverse conferenze elargite al pubblico da vari esponenti della cultura trapanese, una delle quali vogliamo evidenziare perché ci è sembrata molto completa, anche nella sua sinteticità, molto essenziale ed esaustiva, si tratta della conferenza esposta con accurata preparazione documentale e professionalità giornalistica dal Dottore Filippo Camuto.

Vittorio Sartarelli

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