il praetor peregrinus

Giustizia Ingiusta

«Giustizia Ingiusta» è il blog di Reteluna.it in cui verranno affrontati temi afferenti al nostro sistema giudiziario comparandolo con i sistemi esteri e affrontando tutte le problematiche che attanagliano la realtà giudiziaria del bel paese. Dalla lentezza della giustizia alle leggi ad personam, dalle ingiuste detenzioni ai reati dei colletti bianchi. Giustizia Ingiusta rappresenterà un excursus nei meandri dei tribunali, dove oggi più che mai la legge non è affatto uguale per tutti.

Federico Di Mambro

Federico Di Mambro
Avv. Federico Di Mambro: diplomato al liceo scientifico "G. Pellecchia" di Cassino, Frosinone, nel 2002, iscritto nel 2003 alla facoltà di Giurisprudenza di Cassino, laureato prima in Scienze giuridiche e poi in Giurisprudenza nel 2009 con tesi in diritto civile, voto 110/110. Pratica forense presso lo studio legale Troiano in Cassino, mediatore civile nel 2010 e abilitazione alla professione di avvocato conseguita il 20 dicembre del 2012. Esercita la professione di avvocato penalista presso il foro di Cassino.

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Nov 20

il praetor peregrinus

avvocati erranti

di Federico Di Mambro

praetor, peregrinus

Amici di reteluna oggi vi parlerò di una figura giuridica del passato che però ha trovato, ahimè, il proprio riscontro nei giorni nostri: il praetor peregrinus..

Figura istituita nel 242 a.c.si occupava della giurisdizione relativa alle controversie tra cittadini romani e stranieri. Tale figura fu istituita allo scopo di soddisfare le esigenze di tutela giuridica nascenti dall’incremento dei rapporti economici e commerciali con gli stranieri. Tale magistrato era sovente spostarsi da un paese all’altro per “portare il diritto”, per offrire le soluzioni giuridiche alle controversie nate qua e la nei territori sottoposti alla giurisdizione romana.

Mentre il praetor urbanus amministrava la giusitizia e presiedeva i processi a Roma, il praetor peregrinus amministrava la legge nelle campagne, dove spesso si recava per irrogare il suo “imperium”, per deliberare le proprie decisioni.

Voi starete pensando: ma che c’entra questa figura con i nostri giorni? ?

Beh ho assistito ad una rivisitazione in chiave moderna di questa arcaica figura professionale: una mia cliente, a seguito di un sinistro stradale, veniva contattata dal perito assicurativo per la stima dei danni al veicolo. Fin qui nulla di strano, ovvio. Il colpo di scena avviene quando il 2 giugno (giorno festivo) si presenta presso l’abitazione della cliente tale perito accompagnato da una avvocatessa del mio foro: il perito chiede subito alla cliente “ma lei ha assistenza legale? Perché qui con me c’è l’avvocato …….. che potrebbe assiterla….”

La cliente, ovviamente indignata da tale scorrettezza deontologica e professionale, faceva presente che il sottoscritto era stato nominato difensore e soprattutto restava basita dal fatto che un avvocato, pur di recuperare qualche incarico professionale, nello specifico poche centinaia di euro di onorari, rinunciava ad un giorno di festa per “vagare” da un’abitazione all’altra senza dignità!

A seguito della telefonata repentina della cliente non ho potuto fare a meno di provare il ricordo nostalgico per il mio primo esame di storia del diritto romano, quando tanto mi rimase impressa la figura del “praetor peregrinus”, ma mai avrei pensato di vederne “uno in carne ed ossa” nei giorni nostri. Che amarcord!

A presto.

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