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Vittorio Sartarelli
Trapanese, classe '37, Sartarelli è uno scrittore brillante appartenente alla tipica letteratura verista italiana. Formatosi al Liceo Classico di Trapani, ha proseguito gli studi universitari in Giurisprudenza all'Università di Palermo. È giornalista e bancario in pensione. Dal suo debutto come scrittore, avvenuto nel 2000, ad oggi è stato insignito di numerosi premi letterari e riconoscimenti.
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Dic 24
di Vittorio Sartarelli
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EMOZIONI IN ROSSO
MOSTRA FOTOGRAFICA COLLETTIVA
Venerdì 21 Dicembre 2018 a Trapani, nella Via R, Passeneto 29, nei locali dello studio fotografico di Antonella Messina nota Architetto e fotografa trapanese, nonché eminente rappresentante dell’Associazione Culturale “Le Stanze di Elicona” si è svolta una mostra fotografica collettiva, appunto organizzata dalla stessa. Alla manifestazione hanno partecipato come autori 14 esponenti della categoria, tutti con soggetti fotografici molto interessanti sia dal profilo psicologico che da quello essenziale del colore e dell’arte fotografica. Ha fatto da cornice espositiva alla mostra una delle ultime opere pittoriche del maestro trapanese Enzo Messina dal titolo “L’Odalisca Ribelle” illustrata con competenza artistica e culturale dall’autore che ha spiegato oltre alla valenza pittorica dei colori utilizzati, il significato psicologico e rappresentativo dell’immagine. All’evento. ha assistito un nutrito stuolo di appassionati e intenditori dell’arte fotografica e un pubblico di curiosi che si sono intrattenuti amabilmente sui soggetti esposti che chiaramente ponevano degli interrogativi circa i vari motivi rappresentati dalle opere ed i loro reconditi significati psicologici, artistici e decorativi. Certo non tutti i soggetti fotografici erano a colori, perché, in fondo, l’arte fotografica è nata in bianco e nero e per molti anni così si è affermata dal punto di vista artistico. La fotografia in seguito ha seguito lo sviluppo del colore uniformandosi in qualche modo alla cinematografia che da tempo si è consolidata ed è rimasta tale come un traguardo importante raggiunto dal punto di vista tecnico e visivo, in effetti più aderente alla realtà. Per quanto riguarda il colore poi, questo aggettivo, spesso, si moltiplica, si divide o addirittura viene contaminato e diversificato nell’associazione caleidoscopica con diversi altri colori. L’attribuzione di un colore ha una sua particolare valenza che stimola e indirizza, sensazioni dell’animo, pensieri, ricordi e visioni che, in fondo, orientano il gusto, la paternità e la titolarità nell’applicazione visiva di un colore. Il colore è tecnicamente la sensazione fisiologica che ci fa distinguere luci monocromatiche di diversa lunghezza d’onda o luci policromatiche di diversa composizione. In definitiva il colore rosso che è stato attribuito nel titolo di questa mostra fotografica, è il primo colore dell’arcobaleno, è il colore del cuore, del sangue e del fuoco ma anche della passione e della sensualità è, in definitiva, il colore simbolo a cui tutti i popoli hanno attribuito autorità, forza e sicurezza. Per quanto riguarda la descrizione che ha fatto del suo dipinto il maestro Enzo Messina egli ha spiegato che l’ispirazione all’esecuzione del suo quadro gli è venuta da un analogo capolavoro del pittore francese Matisse che rappresentava le odalische il cui significato era associato alle rappresentanti del sesso mercificato, usato dall’uomo come una sua sopraffazione violenta. Condividendo il pensiero del pittore francese, Messina, pur sottolineando nel suo dipinto l’intimismo sinuoso e sensuale del corpo, ha puntato principalmente sull’espressione del volto e degli occhi dell’Odalisca che, quasi magnetizzando l’osservatore, gli dimostra la sua fermezza a non volere più sottomettersi all’uomo. Constatando la bontà dell’iniziativa, esprimiamo il nostro plauso all’organizzatrice de questa mostra fotografica che costituisce un ulteriore stimolo alla diffusione dell’informazione, dell’all’arte e della cultura cose delle quali la nostra città può andare fiera.
Vittorio Sartarelli
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