il messaggio del presidente Napolitano

Tragedia sbarchi scuote nostre coscienze

Serve una politica dell'asilo più adeguata

Necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell'Unione Europea

Il presidente Napolitano
Il presidente Napolitano

LA TRAGEDIA DEGLI SBARCHI | La tragedia degli sbarchi scuote le nostre coscienze e ci obbliga ad affrontare con maggiore sensibilità i problemi di una politica dell'asilo. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della presentazione del «Rapporto Italiani nel Mondo 2013» promosso dalla Fondazione Migrantes ha inviato al Direttore generale, Monsignor Giancarlo Perego, un messaggio in cui esprime «vivo apprezzamento agli organizzatori di questo incontro e agli autori del volume».

FLUSSI MIGRATORI IN ENTRATA E USCITA | «Nel Rapporto - ha sottolineato il Capo dello Stato - viene documentata con ricchezza di analisi e di dati statistici la situazione particolare dell'Italia come paese coinvolto nei flussi di mobilità in entrata e in uscita e cioè dal passato emigratorio alla più recente realtà di paese destinatario di immigrazione. Negli ultimi anni, caratterizzati da una grave crisi economica ed occupazionale, lasciano l'Italia per motivi di studio e di lavoro molti nostri concittadini, soprattutto giovani con alti livelli di istruzione e professionalità qualificata, diretti specialmente verso economie emergenti che offrono maggiori opportunità di lavoro».

NUOVA POLITICA DELL’ASILO | «Sono convinto - ha rilevato il Presidente Napolitano - che esperienze di arricchimento del percorso professionale e personale compiute all'estero siano importanti soprattutto per le giovani generazioni. Deve naturalmente trattarsi di una scelta e non di un obbligo ed è comunque auspicabile prevedere la possibilità di un pieno reinserimento in Italia che valorizzi tali esperienze a beneficio del nostro sistema produttivo e del mondo della ricerca. L'attenzione che va data al fenomeno degli italiani all'estero non deve però farci dimenticare che l'Italia continua ad essere paese di destinazione e di transito di nuovi migranti e soprattutto di profughi che provengono dalle varie aree di crisi. La tragedia di Ragusa con 13 morti vittime di criminali scafisti scuote le nostre coscienze e impone a noi tutti di porre in essere le misure necessarie per evitare il ripetersi di queste tragedie. Il drammatico crescere di fenomeni di fuga da paesi in guerra e da regimi oppressivi ci obbliga ad affrontare specificamente con assai maggiore sensibilità i problemi di una politica dell'asilo».

LO SPIRITO DELLA SOLIDARIETÀ | «In questo spirito - ha concluso il Capo dello Stato - rivolgo a tutti i partecipanti all'iniziativa i più cordiali saluti e un augurio di buon lavoro, certo che lo spirito di intelligente solidarietà che caratterizza la Fondazione Migrantes continuerà ad essere di grande aiuto nel mutevole panorama dei flussi migratori».

STRAGE DEGLI INNOCENTI | Appresa la notizia del naufragio davanti alla costa di Lampedusa, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell'Unione Europea».

PRESIDI LUNGO LE COSTE | «É indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte. E, tanto per cominciare, non è accettabile che vengano negati a un'istituzione valida creata dalla Commissione Europea - il Frontex - mezzi adeguati per intervenire senza indugio».

Giovedì 3 ottobre 2013