l'analisi di Fortress Europe
Il 2011 è stato l'anno peggiore: sono scomparse almeno 1.800 persone
QUEL CIMITERO CHIAMATO MEDITERRANEO | «Fanno tutti a gara a contare quanti ne sbarcano, pronti a gridare all'invasore. Ma quanti sono quelli che non sono arrivati? Muoiono giorno dopo giorno. Anno dopo anno. E i loro corpi finiscono nell'oblio delle coscienze, seppelliti in fondo al cimitero Mediterraneo». Lo scrive Fortress Europe che da anni cerca di documentare questa strage. I numeri parlano da soli.
DAL 1988 AD OGGI MORTE 20MILA PERSONE | «Dal 1988 sono morte lungo le frontiere dell'Europa almeno 19.142 persone. Di cui 2.352 soltanto nel corso del 2011. Il dato è aggiornato al 3 ottobre 2013 e si basa sulle notizie censite negli archivi della stampa internazionale degli ultimi 25 anni. Il dato reale potrebbe essere molto più grande. Nessuno sa quanti siano i naufragi di cui non abbiamo mai avuto notizia. Lo sanno soltanto le famiglie dei dispersi, che dal Marocco allo Sri Lanka, si chiedono da anni che fine abbiano fatto i loro figli partiti un bel giorno per l'Europa e mai più tornati»
ANNO PEGGIORE IL 2011 | L'ennesimo naufragio nel canale di Sicilia, questa volta a mezzo miglio dall'Isola dei Conigli, allunga il lungo elenco di vittime senza nome ingoiate dal Mediterraneo: migliaia di uomini, donne e bambini morti nella ricerca di un futuro migliore. Secondo Fortress Europe, dal 1994 nel solo canale di Sicilia sono morte oltre 6.200 persone, più della metà (4.790) disperse. Il 2011 è stato l'anno peggiore: tra morti e dispersi, sono scomparse almeno 1.800 persone, 150 al mese, 5 al giorno.
Giovedì 3 ottobre 2013