non È andata bene ai verdi, i liberali faranno il loro debutto in parlamento con il 4%

Elezioni in Austria, avanza l'Ultradestra

Resta in capo la Grande Coalizione

La grosse Koalition del cancelliere socialdemocratico Werner Faymann e del vicecancelliere e ministro degli Esteri democristiano Michael Spindelegger resterà al potere, ma si indebolisce nettamente, diventando una coalizione di sconfitti

di Silvia Tozzi

I candidati
I candidati

VIENNA | Il cancelliere austriaco uscente, Werner Faymann, ha dichiarato che «Quella che era una realtà concreta prima delle elezioni resta confermata. In questo paese si può costruire un governo stabile senza l’estrema destra del Partito della Libertà».

STRACHE | Alle ultime elezioni non ha vinto, ma è in crescita, il partito della Libertà del leader Heinz-Christian Strache è cresciuto e ha sfiorato il 22% dei consensi. Il partito di Strache (Fpoe, partito della libertà austriaco) è l'unica forza politica già esistente nell'ultima legislatura a registrare un forte balzo in avanti. Un un aumento di almeno 4,5 punti percentuali, pari alla somma della perdita di consensi dei due partiti della Grande coalizione di governo uscente: i socialisti (Spoe) che, col 26,5%, restano primo partito, e i cristianopopolari (Oevp, la Dc austriaca) che resta il secondo partito, calando al 23,8%. Non è andata bene invece per i verdi che arrivano al 12%, mentre i liberali di Neos hanno superato lo sbarramento del 4% e faranno il loro debutto in Parlamento.

LA GROSE KOALITION | La grosse Koalition del cancelliere socialdemocratico Werner Faymann e del vicecancelliere e ministro degli Esteri democristiano Michael Spindelegger resterà al potere, ma la sua spinta propulsiva s'indebolisce nettamente. Strache l'ha definita «una coalizione di sconfitti».

LA DESTRA | Altre due forze di estrema destra sono andate bene: il team Stronach, del miliardario austrocanadese Frank Stronach, considerato quasi un Berlusconi austriaco, che ottiene il 5,9%, e la Bzoe, ala scissionista della Fpoe di Strache, che resta fuori dal Nationalrat col 3,75%. «L'Europa dell'integrazione politica va nella direzione sbagliata», dice Strache, «i popoli vogliono conservare la loro patria, cultura e identità».

Martedì 1 ottobre 2013