il pdl diviso tra falchi e colombe

Alfano contro Sallusti: «Stop intimidazioni

Il metodo Boffo con noi non funzionerà»

Immediata la replica del direttore: «Neppure io ho paura. Ho già pagato con la detenzione squallide minacce alla libertà di espressione»

Alessandro Sallusti
Alessandro Sallusti

PDL DIVISO TRA FALCHI E COLOMBE | Le sorti del Governo dipendono dal voto di fiducia alle Camere. Gli occhi sono tutti puntanti sul Pdl, diviso tra falchi e colombe. Intanto proprio oggi Palazzo Chigi ha ufficializzato le «dimissioni irrevocabili» dei ministri Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello che in una nota congiunta hanno scritto: «Non riteniamo vi siano più le condizioni per restare nell’esecutivo. Rassegniamo le nostre dimissioni anche al fine di consentire, sin dai prossimi giorni, un più schietto confronto e una più chiara assunzione di responsabilità. A seguito dell’invito del presidente Berlusconi a dimetterci dal governo per le conclusioni alle quali il consiglio dei ministri di ieri è giunto sui temi della giustizia e del fisco, non riteniamo vi siano più le condizioni per restare nell’esecutivo dove abbiamo fin qui lavorato nell’interesse del Paese e nel rispetto del programma del Popolo della Libertà».

L’ATTACCO DEL DIRETTORE SALLUSTI | Eppure proprio i cinque dimissionari sono stati oggetto, nell’editoriale di questa mattina, di un durissimo attacco da parte del direttore del «Il Giornale» Sallusti per le posizioni tiepide assunte nelle ore successive all’invito del Cavaliere di presentare le dimissioni in blocco. Sallusti paragona i distinguo degli ormai ex ministri a quelli di «Gianfranco Fini» e insinua che i 5 sono sul punto di tradire.

LA REPLICA DEI MINISTRI DIMISSIONARI | Ne è seguita una dura nota di Alfano-Lorenzin-De Girolamo-Lupi-Quagliariello: «É bene dire subito al direttore de «Il Giornale» - scrivono - per il riguardo che abbiamo per la testata che dirige e una volta letto il suo articolo di fondo di oggi, che noi non abbiamo paura. Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro Movimento politico, si sbaglia di grosso. Se intende impaurirci con il paragone a Gianfranco Fini, sappia che non avrà case a Montecarlo su cui costruire campagne». É questa la replica di Angelino Alfano e dei ministri dimissionari del Pdl, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello all'editoriale a firma Alessandro Sallusti, pubblicato oggi su «Il Giornale». «Se il metodo Boffo – conclude Alfano - ha forse funzionato con qualcuno, non funzionerà con noi che eravamo accanto a Berlusconi quando il direttore de Il Giornale lavorava nella redazione che divulgò l’informazione di garanzia al nostro presidente, durante il G7 di Napoli, nel 1994».

UN DURO BOTTA E RISPOSTA | A stretto giro è arrivata la contro-risposta del direttore del Giornale che si è detto «allibito» per la reazione di Alfano e dei ministri dimissionari. «Neppure io ho paura- ha comunque fatto sapere Sallusti ricordando ai cinque esponenti del Pdl di aver già pagato con la detenzione squallide minacce alla libertà di espressione».

Lunedì 30 settembre 2013