milano crolla al 2% le dimissioni dei parlamentari portano l'italia al centro della crisi
Piazza Affari che in apertura segna - 23%, con appena 2 titoli sui sui 39 del paniere principale in positivo. Spread sopra quota 280 punti
di Silvia Tozzi
MILANO | Piazza Affari che in apertura segna - 23%, con appena 2 titoli sui sui 39 del paniere principale in positivo (Luxottica e Telecom), 3 sospesi per eccesso di ribasso (Mediobanca, Mediolanum e Ubi Banca), e gli altri 34 in perdita, spesso spiccata, tra il 2% e il 5%. La punizione più alta è per il titolo Mps (- 6,56 %), seguito dalle altre banche, ipervendute in automatico, zeppe come sono di titoli di Stato. Alle 9.20 tornano in contrattazione Mediobanca e Ubi Banca, resta sospesa Mediolanum cui, tra gli assicurativi, si aggiunge Fondiaria. Alle 9.30 il listino dice: Ubi Banca -4,31%, Mediobanca -4,17%, Mediaset -4,12%, Intesa -3,86%, Bper -3,71%, Unicredit - 3,56%, Mps (in lieve ripresa) -3,12%, Bpm - 2,65%, Enel - 2,16%, Generali -1,80%. Effetto crisi di governo e dimissioni dei ministri Pdl.
SALE LO SPREAD | Il differenziale tra i Btp italiani e i bund tedeschi segna 288 punti contro i 264 della chiusura di venerdì. Si tratta di livelli che non si registravano dallo scorso giugno. A farne le spese sono soprattutto i titoli bancari, con l'indice dedicato che cede oltre 3,5 punti percentuali a Piazza Affari. Gli istituti di credito sono i primi acquirenti del debito italiano e l'aumento dei rendimenti, con il contestuale calo del valore nominale dei titoli, zavorra tutti i big del settore: Unicredit, Intesa Sanpaolo (che pure ieri sera ha varato l'avvicendamento al vertice tra Enrico Cucchiani e Carlo Messina), Mediobanca e Mps. Una situazione che mette alle corde il Ftse Mib: il listino milanese cede il 2%. Più contenute le perdite delle altre Piazze europee: Londra cede lo 0,8%, Francoforte e Parigi l'1%. In calo anche l'euro: la moneta unica europea viene scambiata a 1,3489 dollari, mentre venerdì, secondo le rilevazioni della Bce, ha chiuso a 1,3537. Seduta in netto calo alla borsa di Tokyo: il Nikkei ha archiviato la seduta in ribasso del 2,06 per cento a 14.455,80 punti, trascinato al ribasso dai titoli di aziende esportatrici come Toyota (-2,64 per cento) e Nissan (-2,19 per cento) e da finanziari come Mizuho Financial Group (-4,05 per cento). Il dollaro ha toccato un minimo di un mese contro lo yen.
L'ITALIA FA PAURA | Venerdì Piazza Affari era stata la peggior e Borsa europea, mentre lo spread era tornato a superare quello spagnolo risalendo a 264 punti, sui massimi da agosto, dopo essere sceso a metà del mese scorso a 230, minimo finora realizzato sotto il governo Letta. L'Italia che torna a far paura sui mercati e ad essere una mina vagante all'interno dell'Eurozona.
Lunedì 30 settembre 2013