in caso di mancato rispetto della risoluzione, si È deciso di stringerne un'altra

Voto unanime dell'Onu sulle armi chimiche

In Siria saranno distrutte entro il 2014

Gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) arriveranno in Siria martedì. Il rispetto dei dettami verrà verificato su base regolare dopo i primi 30 giorni dall'adozione della risoluzione e quindi ogni 30 giorni

di Silvia Tozzi

Il consiglio di sicurezza
Il consiglio di sicurezza

NEW YORK | Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha adottato all'unanimità la risoluzione sulla distruzione delle armi chimiche in Siria, un testo presentato congiuntamente da Stati Uniti e Russia. «L'uso di armi chimiche - si legge - costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale», si legge nel documento. Usa e Cina concordano sulla necessità che documento sia vincolante. Mosca ha fatto sapere che la Russia è pronta a contribuire al controllo dei siti di armi chimiche siriani, quando il presidente Bashar al Assad distruggerà gli arsenali chimici e le fabbriche dove si producono.

IL CRONOPROGRAMMA | Soddisfatto il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon che lo ha definito «un voto storico». Gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) arriveranno in Siria martedì. Il rispetto dei dettami dell'Opac e del Consiglio di sicurezza Onu verrà verificato su base regolare dopo i primi 30 giorni dall'adozione della risoluzione e quindi ogni 30 giorni. Poi tutto dipenderà dalle autorità di Damasco, se rispetteranno pienamente gli impegni. Lo smantellamento dell'arsenale siriano dovrebbe concludersi entro la prima metà del 2014. I COSTI | La Gran Bretagna finanzierà un contributo iniziale di tre milioni di dollari all'Opac.

LA DICHIARAZIONE DI KERRY | Il segretario di stato statunitense John Kerry ha commentato: «Questa sera, per la prima volta abbiamo dichiarato con una sola voce che l'uso delle armi chimiche è una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale, in ogni caso, tempo e luogo queste armi vengano utilizzate»

NO ALLA FORZA | Il documento prevede, in caso di inadempienza (ad esempio l'uso di armi chimiche), che si stringerà una nuova risoluzione. Gli Stati membri dell'Onu si devono astenere dal fornire qualsiasi sostegno a chi tenti di produrre o trasferire tali armi. Damasco deve rispettare la decisione e cooperare pienamente con l'organizzazione dell'Aja.

PARLA ASSAD | Il presidente siriano Assad ha confermato che il suo governo intende rispettare l'impegno di distruggere le sue armi chimiche. «La Siria è impegnata a rispettare tutti gli accordi che ha firmato», ha detto.

L'OBIETTIVO | Questo voto rappresenta un’importante conquista diplomatica: è la prima risoluzione adottata dal Consiglio dall’inizio del conflitto siriano, nel marzo 2011. In tre precedenti occasioni, Cina e Russia avevano messo il proprio veto alle bozze di testo.

Sabato 28 settembre 2013