intanto silvio berlusconi ha portato la residenza a roma, in vista dei domiciliari

Pdl, prevale la linea dura: dimissioni di massa

L'ipotesi in discussione ora a palazzo Grazioli

L'idea è di non partecipare più ai lavori parlamentari fino a quando il presidente della Repubblica non scioglierà le Camere. Oppure le dimissioni potrebbero essere congelate fino alla decadenza di Berlusconi e quindi formalizzate

di Silvia Tozzi

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

ROMA | I falchi del Pdl – ora in riunione a palazzo Grazioli - propongono di annunciare le dimissioni in blocco (da dare il 4 ottobre, quando si voterà la decadenza di Silvio Berlusconi) per costringere il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, allo scioglimento delle Camere. L'ipotesi di dimissioni non è nuova: era già stata annunciata dopo la sentenza della corte di Cassazione sul processo Mediaset (che ha confermato la condanna a 4 anni per frode fiscale). La proposta sarà fatta dai capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Renato Schifani. A dimettersi potrebbero essere sia i parlamentari che la delegazione ministeriale.

LA DECISIONE | La decisione dovrebbe essere annunciata a momenti. Dovrebbe essere deciso poi che i ministri resteranno nel Governo. L'idea è quella di non partecipare più ai lavori parlamentari fino a quando il presidente della Repubblica non scioglierà le Camere. Oppure le dimissioni potrebbero essere congelate fino alla decadenza di Berlusconi da senatore e solo a quel punto sarebbero formalizzate.

LA RESIDENZA DI BERLUSCONI | Nel frattempo, Berlusconi ha trasferito la propria residenza a Roma, a palazzo Grazioli. Il cambio di residenza si inquadra nel ventaglio delle valutazioni che sta compiendo per la esecuzione della condanna per frode fiscale a seguito del processo Mediaset-diritti tv. Entro 15 ottobre dovrà infatti scegliere fra detenzione domiciliare o affidamento ai servizi sociali. Anche se sembra che il cavaliere ritenga che sarà arrestato.

Mercoledì 25 settembre 2013