gli iberici non possono comprare direttamente le azioni italiane

Il controllo di Telecom passa a Telefonica

Accordo fatto: arrivano gli spagnoli

Generali, Intesa e Mediobanca hanno concluso con la compagnia iberica Telefonica un accordo modificativo del patto parasociale relativo a Telco, la holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia e della quale gli spagnoli avevano già il 46%

Repertorio
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MILANO | Generali, Intesa e Mediobanca comunicano di aver concluso con la compagnia iberica Telefonica un accordo modificativo del patto parasociale relativo a Telco, la holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia e della quale gli spagnoli avevano già il 46%. In una prima fase, Telefonica sottoscriverà un aumento di capitale per 324 milioni di euro a 1,09 euro per azione; in cambio verranno emesse azioni di classe C prive del diritto di voto, convertibili in azioni con diritto di voto a determinate condizioni.

L'OPERAZIONE | Saranno così fornite a Telco le risorse per rimborsare una prima parte dell'indebitamento finanziario a scadenza il prossimo novembre, mentre i residui 700 milioni saranno interamente finanziati da Mediobanca e Intesa in parti uguali. Telefonica avrà il 66% di Telco, di cui il 46,2% con diritto di voto, Generali il 19,32%, con diritto di voto per il 30,6%, e Intesa e Mediobanca il 7,34% entrambe, con diritto di voto pari all'11,6%.

FINO AL 100% | Telefonica sottoscriverà un nuovo aumento di capitale di Telco per 117 milioni di euro, sempre senza diritto di voto, convertibile in azioni ordinarie con diritto di voto, fino a raggiungere il 70% di Telco. Gli spagnoli potranno salire al 100% della holding a partire dal prossimo anno. La quota di Telefonica non potrà salire oltre il 22,4% di Telcom. Gli accordi prevedono che gli spagnoli non acquistino direttamente altre azioni di Telecom Italia, a meno che un soggetto terzo acquisti una partecipazione rilevante (del 10% o superiore) nella compagnia italiana.

Martedì 24 settembre 2013