ha chiesto di lavorare come consulente per la linea di moda bozart, a milano
A ottobre 2011 la donna aveva rinunciato alla semilibertà, cui avrebbe potuto accedere avendo già scontato metà della pena: non se la sentiva di lavorare. Ora ha 64 anni e ha cambiato idea
MILANO | Patrizia Reggiani, condannata a 26 anni per l'omicidio del marito, l'imprenditore della moda Maurizio Gucci, ucciso a Milano nel '95, ha lasciato il carcere di San Vittore, dove si trovava dal '97 ed è in attesa che il giudice di sorveglianza valuti la concessione dell'affidamento ai servizi sociali.
LAVORO UTILE | L'avvocato Danilo Buongiorno, legale della Reggiani, ha chiesto che la sua cliente possa lavorare presso Bozart, marchio di moda milanese di proprietà di Srl Argea, per potervi lavorare per la parte residuale della pena, pari a tre anni. A ottobre 2011 la donna aveva rinunciato alla semilibertà, cui avrebbe potuto accedere avendo già scontato metà della pena: non se la sentiva di lavorare, non avendolo mai fatto in vita sua e non essendo giovanissima. Ora ha 64 anni e ha cambiato idea.
BOZART | Bozart, fondata nel 1956, produce e vende bigiotteria e accessori di alta gamma per uomo e donna. La società ha dato piena disponibilità ad assumere la Reggiani in uno showroom di Milano. «Credo che potrebbe fare la nostra consulente di stile, magari darci anche dei suggerimenti sui rifornimenti o gli allestimenti», ha confermato la titolare Alessandra Brunero «Siamo davvero felici di poterla aiutare».
PARLA L'AVVOCATO BUONGIORNO | «Il suo lasciare il carcere è previsto dalla legge, dato che ha scontato la sua pena», ha commentato Buongiorno. la Reggiani sarebbe «provata dalla lunga detenzione e dietro le sbarre ha avuto un comportamento impeccabile».
Martedì 17 settembre 2013