EL CAIRO | Una foto sta facendo il giro del mondo. Rappresenta due ragazzi che si baciano per strada sullo sfondo dei graffiti dell'Egitto rivoluzionario: lui ha capelli ricci e felpa col cappuccio, lei il volto incorniciato dallo hijab, il velo islamico. La fotografia è stata pubblicata in via anonima su Facebook, e ha dato il via a molte polemiche.

LE CRITICHE | «È contro l'Islam!», «Andranno all'inferno», «Sono atei», è stato scritto. In Egitto ci sono leggi sulla pubblica decenza contro questo genere di effusioni, anche se non sempre vengono applicate, per questo i due ragazzi in posa hanno dovuto nascondere i loro volti. Se li avessero visti baciarsi per strada, spiega la scrittrice Ghada Abdel Aal, «potevano essere picchiati, e la ragazza poteva subire molestie sessuali». Anche perché, «quando le donne subiscono molestie, nessuno interviene, ma se una coppia si bacia, allora è scandaloso». Ovviamente, l'aggravante per la morale islamica è il fatto che la ragazza sia velata: il velo rappresenta una donna modesta. una donna modesta non si bacia per strada.

L'APPROVAZIONE | C'è anche chi ha approvato l'immagine, come Mansoura Ez Eldin, scrittrice: «Anche questa foto è un'icona di un'era, ma credo che sia ancora più rivoluzionaria di quelle occidentali. È un bacio tra due ragazzi che sono stufi di tutte le restrizioni ed esprimono il proprio amore in pubblico. Dimostra che la gioventù della rivoluzione è diversa. E che il velo oggi può indicare molte cose: classe sociale, consuetudine, obbligo della famiglia. Non per forza una ragazza con lo hijab è conservatrice: e un giorno potrebbe trovare il coraggio di toglierlo».

LE FORME DI PROTESTA FEMMINILE | Togliersi il velo è un fenomeno sempre più diffuso in Egitto, ma ancora non ci si bacia in pubblico. Però si va all'università in un'altra città, oppure si va a vivere da sole, scegliendo mestieri considerati maschili.

IL SIMBOLO | Una foto che diventerà un simbolo, come il bacio davanti all'Hôtel de Ville fotografato daRobert Doisneau nella Parigi del 1950, o come quello tra il marinaio e l'infermiera a Times Square, di Alfred Eisenstaedt.