LE TRACCE EMATICHE RINVENUTE DAI RIS LO AVEVANO INCASTRATO DA QUALCHE GIORNO
L'uomo ha confessato stamani dal carcere di Canton Mombello a Brescia. L'ha uccisa perché era una minaccia al suo equilibrio familiare
di Silvia Tozzi
GAMBARA | L'assassino di Marilia Rodrigues Silva Martins, la 29enne brasiliana uccisa il 29 agosto nella sede dell’ufficio della Alpi Aviation do Brasil a Gambara (Brescia), è davvero il suo datore di lavoro, e amante, Claudio Grigoletto, già dal 2 settembre in custodia cautelare nel carcere di Brescia Canton Mombello perché sospettato dell'omicidio. La donna aspettava un figlio da lui.
L'ACCUSA | Subito il pm titolare dell'inchiesta, Ambrogio Cassiani, aveva sospettato di lui. E ora, finalmente, «ha ammesso di aver commesso il delitto, ma ha dato una ricostruzione diversa che non ci soddisfa».Da quanto si è appreso è stato lo stesso uomo a chiedere di poter parlare con il magistrato. Secondo l’accusa l'uomo, sposato e padre di due bambine, avrebbe ucciso l’amante perché troppo pericolosa per il suo precario equilibrio familiare. Avrebbe così maturato l’idea di eliminarla e attirandola in ufficio con la promessa di una casa insieme e l’avrebbe uccisa strangolandola, per poi simulare il suicidio della donna con il gas e con l’acido versato in bocca.L’uomo era accusato di omicidio premeditato, procurato aborto e tentata soppressione di cadavere.
I RIS | Dagli accertamenti del Ris sarebbe emerso che la macchia di sangue trovata sul tappetino dell'auto di Grigoletto contiene sia dna dell'uomo sia della vittima. Altro sangue era in ufficio, lungo il percorso tra il cadavere e la caldaia manomessa per farne fuoriuscire il gas, ma anche sul divano. Le analisi avrebbero accertato una compatibilità anche tra un’impronta sul bullone svitato della caldaia e la chiave a pappagallo trovata all’aviosuperficie di Bedizzole, nella scrivania di Grigoletto. Marilia inoltre non avrebbe mai toccato la bottiglia di acido rinvenuta accanto al suo cadavere. Le impronte portano invece a Grigoletto e alle due paia di guanti in gomma da lui acquistati e risultati lesionati dal liquido corrosivo. Insomma, ormai l'uomo era spacciato.
Venerdì 13 settembre 2013