questa mattina a montecitorio
«Strada diplomatica in salita, ma la sola percorribile per la pace»
ROMA | «L’Italia non parteciperà ad una azione militare in Siria senza un mandato dell’Onu». L’ho ribadito, questa mattina, il presidente del Consiglio Enrico Letta, alla Camera, dove si è recato per riferire dei lavori del G20 di San Pietroburgo. Condividendo le 4 mozioni presentate da maggioranza, M5S, Sel e Fdi e dalla socialista Pia Locatelli dove si chiede al Governo «di favorire una soluzione politica della crisi», il premier ha sottolineato che la strada diplomatica è al momento l’unica percorribile, per evitare un attacco e per questo occorre raddoppiare gli sforzi, a livello internazionale, per dare ossigeno a questa soluzione alternativa. «Non voglio farmi illusioni – ha precisato - il percorso è tutto in salita. Ma è l’unico da battere con determinazione e volontà».
LETTA RILANCIA GIMEVRA 2 | «A Damasco – ha affermato Letta - la situazione resta critica e c’è il rischio che si scivoli in reazioni e controreazioni dagli esiti imprevedibili». Quindi è urgente lavorare per la pace. Il primo passo, dopo molti fallimenti, è «la convocazione della conferenza di Ginevra 2». Un passaggio strategico obbligato per tentare una mediazione concreta.
SANZIONI ONU CONTRO ARMI CHIMICHE | Resta naturalmente, da parte dell’Italia, la «condanna netta e inequivocabile nei confronti delle uso armi chimiche» in Siria. Occorre adottare «subito misure di deterrenza in grado di prevenire il ricorso a questi micidiali strumenti di morte». La comunità internazionale non può restare inerte, questi crimini sono inaccettabili, non possono godere di impunità. «Ora dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché il Consiglio di Sicurezza dell'Onu possa adottare misure incisive chiedendo sanzioni contro l'uso delle armi chimiche».
Mercoledì 11 settembre 2013