IN RUSSIA LA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO ESCE RAFFORZATA

Il G20 promuove la politica di casa nostra

nonostante la crisi non sia ancora superata

Letta: «Non siamo più i sorvegliati speciali, i compiti li abbiamo fatti»

di Nicola Salati

Enrico Letta, presidente del Governo
Enrico Letta, presidente del Governo

SAN PIETROBURGO |Al termine della due giorni che ha riunito in un unico tavolo i maggiori rappresentati istituzionali dei 20 paesi più importanti del pianeta Terra, arriva la promozione per l’Italia e il suo Governo. Nella nota conclusiva si legge: «L'Italia ha compiuto buoni progressi sulla strada delle riforme strutturali in particolare nei settori delle pensioni, spending review, riforma del mercato del lavoro ed efficienza della Pubblica Amministrazione«. Allo stesso tempo nel documento però si chiede di «continuare sulla strada delle riforme».

LA SODDISFAZIONE DI LETTA | È raggiante il governatore Enrico Letta che a conclusione dei lavori afferma: «L’Italia non è più dietro la lavagna. Le sette priorità chieste dall'Italia alla fine sono state raggiunte praticamente in toto e compensano la delusione sul tema della Siria. Siamo riusciti a mettere il lavoro e l'occupazione giovanile al centro dei lavori del G20». Inoltre lo stesso Letta ha tenuto a sottolineare che «l'Italia si è presentata non più come sorvegliata speciale, l'Italia ha potuto agire con mani libere dalle zavorre che ci siamo portati avanti in questi anni. Negli altri G20 ci avevano dato i compiti a casa perché eravamo stati malandrini, non ci prendiamo più bacchettate sulle dita, i compiti a casa li abbiamo fatti, ora c'è bisogno di vedere la terra promessa».

IL DOCUMENTO FINALE | Nel documento sottoscritto dai venti partecipanti all’incontro russo si punta essenzialmente su due priorità: la crescita e l’occupazione. ««Nonostante le nostre azioni - hanno spiegato i leader - la ripresa è troppo debole e i rischi rimangono orientati al ribasso. Le prospettive di crescita per il 2013 sono state riviste al ribasso più volte nel corso dell’ultimo anno, il riequilibrio globale è incompleto, la crescita delle disparità regionali rimane alta e la disoccupazione, soprattutto tra i giovani, rimane inaccettabilmente alta». Un significativo passaggio è stato fatto pure sul contrasto all’evasione fiscale con la conferma del debutto entro la fine del 2015 degli scambi automatici di informazioni fiscali tra i Paesi del G20.

Venerdì 6 settembre 2013