all'Istituto italiano di tecnologia a Genova
Il capo del Governo: «Da parte mia c'è la volontà piena e totale di cambiare un paese in cui l'autolesionismo la fa da padrone»
GENOVA | «Sappiamo che come paese siamo indietro nella ricerca scientifica ma non tutto è perduto. Da parte mia c'è la volontà piena e totale a voltar pagina in un paese in cui l'autolesionismo la fa da padrone». Così il premier Enrico Letta incontrando i ricercatori dell'Istituto italiano di tecnologia a Genova dove lavorano 1.204 persone provenienti da 50 paesi. Il capo del Governo è stato accolto dal presidente del comitato esecutivo e della Fondazione Iit Gabriele Galateri, dal direttore scientifico Roberto Cingolani e dal direttore generale Simone Ungaro. A fare gli onori di casa c'erano tra gli altri il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e il sindaco di Genova Marco Doria.
INVESTIRE SULLA RICERCA SCIENTIFICA | «Siamo qui per voltar pagina - ha continuato Letta rivolgendosi alla platea - e invertire la tendenza e qui c’è Genova, l’Italia ma anche il mondo perché il successo nasce se c’è un obiettivo globale. Sono contento di vedere che c’è un buon gioco di squadra. La sinergia e la collaborazione tra pubblico e privato devono essere ottime e qui il lavoro è partito da un fortissimo impulso pubblico che noi vogliamo mantenere».
IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO | E poi riferendosi alla decisione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui senatori a vita precisa: «è un messaggio molto forte e di speranza per invertire la tendenza: chi fa ricerca deve essere premiato. E oggi sono stati nominati non uomini delle istituzioni o politici, ma personalità di grande rilievo».
ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA | L'Iit ha laboratori attrezzati su 30 mila metri quadrati ai quali si aggiunge una rete di dieci centri di ricerca in collaborazione con le migliori realtà scientifiche ed universitarie italiane, dai Politecnici di Milano e Torino alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. Grazie ad un finanziamento pubblico annuale di circa 97 milioni l'Iit basa la sua ricerca sull'idea che la imitazione tecnologica della natura e dei suoi processi possa fornire soluzioni ai grandi problemi della società contemporanea migliorando la qualità della vita dell'uomo. Di recente l'Iit ha aperto un centro al Mit di Boston e uno all'università di Harvard.
Venerdì 30 agosto 2013