DURANTE L'ANGELUS

L'appello del Papa: «In Siria stragi atroci

lavorare per fermare il rumore delle armi»

Il Pontefice chiede alla Comunità Internazionale impegno per aiutare l'amata Nazione siriana a trovare una soluzione paficica alla guerra

Papa Francesco
Papa Francesco

ROMA | «Con grande sofferenza e preoccupazione continuo a seguire la situazione in Siria. L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi. Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo». Questo l'appello lanciato da Papa Francesco durante l'Angelus di domenica 25 agosto.

APPELLO ALLA PACE | «Dal profondo del mio cuore - ha affermato il Pontefice - vorrei manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime di questo conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e invitare a tenere sempre accesa la speranza di pace. Faccio appello alla Comunità Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione e metta tutto il suo impegno per aiutare la amata Nazione siriana a trovare una soluzione ad una guerra che semina distruzione e morte».

Lunedì 26 agosto 2013