Il vice capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Massoud Jazayeri
Bambini in fin di vita o attaccati a un respiratore di ospedale Sono le immagini terrificanti che arrivano da una Tv britannica sull'uso delle armi chimiche. I medici raccontano dell'utilizzo di gas nervino
DAMASCO | La situazione in Siria potrebbe presto trovare una svolta. Famiglie completamente smembrate, bambini rimasti orfani sono solo alcune delle immagini più raccapriccianti degli ultimi giorni. In Siria si piangono i morti per l’uso delle armi chimiche. Solo ieri la Tv britannica Channel 4 ha mostrato immagini chiare di quanto compiuto nel conflitto causato dalle mancate dimissioni del regime siriano di Bashar Al-Assad.
Nel servizio del telegiornale si vede una bambina dai capelli ricci attaccata al respiratore. È solo la prima inquadratura di «poisoned children», una sequenza di bambini avvelenati che una madre stringe per dire «goodbye», per dar loro l’estremo saluto. «Non esiste un modo per verificare l’attendibilità di queste immagini», spiegano dalla Tv britannica, ma c’è ragione di pensare che le immagini siano davvero reali, stando agli accadimenti susseguitisi da mercoledì scorso in un attacco vicino Damasco.
LA VITA LEGATA A UN RESPIRATORE | La giovane bimba che apre il filmato, probabilmente di 4 o 5 anni si trova stesa con gli occhi fissi e semichiusi in un grande letto di ferro. Alla bocca ha attaccato un respiratore. «Nessuno conosce il suo nome», racconta un medico, «nessuno è venuto a farle visita». Quattro giorni dopo il suo arrivo in ospedale nessuno dei membri dello staff medico sa dire se la sua famiglia è ancora viva. Il suo corpicino in coma, quasi senza vita, è stato portato all’ospedale di Douma dopo che la sua zona è stata colpita da un presunto attacco, quello appunto di mercoledì scorso.
GLI EFFETTI DEL GAS NEVINO | Nel presidio ospedaliero di Douma sono giunti circa venti pazienti negli ultimi giorni, e molti di loro non riuscivano neppure a parlare. In un modo o nell’altro, si è riusciti a comunicare con loro con l’aiuto della famiglia. «Molti di loro cominciavano ad avere i primi effetti collaterali» cioè a mostrare i primi sintomi dei gas chimici che hanno respirato o con cui sono entrati in contatto. I medici ringraziano un giovane giornalista locale, perché se quelle immagini sono arrivate nelle case dell’Occidente per mezzo di Channel 4 News è merito suo.
In un’altra clip il dottore dice che il paziente è entrato in contatto con un altro tipo di gas nervino, probabilmente «Sarin». Un portavoce dell’opposizione siriana dice che tre dei sopravvissuti all’attacco sono risciti a scappare dalla Siria e altri ne potrebbero seguire. Mentre attivisti e vittime provano a cercare le cause di quanto accaduto mercoledì, anche il governo siriano sta provando a ricostruire la consequenzialità degli eventi di quanto accaduto in quei giorni. Nei giorni scorsi la Tv siriana ha mostrato una serie di immagini in cui si vedevano dei sacchi con polveri bianche, e sosteneva che quelle fossero una scorta di materiale chimico utilizzato dai ribelli.
GLI AEREI CONTINUANO A BOMBARDARE | E se il governo siriano utilizza queste immagini per difendere la propria reputazione, in altre immagini si vedono gli aerei siriani sferrare attacchi aerei, sabato scorso, e bambini che muoiono e rimangono feriti gravemente. Se si potesse fare un bilancio, dall’inizio del conflitto a metà 2011, circa due milioni di rifugiati hanno lasciato la Siria secondo quanto riportato nella dichiarazione congiunta dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’Unicef, nel programma per gli aiuti umanitari per i bambini.
Intanto l’Iran ha dichiarato che ci saranno «dure conseguenze» se gli Stati Uniti varcheranno la «linea rossa» in Siria. Un avvertimento che arriva dal vice capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, Massoud Jazayeri. «L'America conosce le delimitazioni della linea rossa sul fronte siriano – ha sottolineato –. Se verranno superate ci saranno serie conseguenze per la Casa Bianca». Che ha poi aggiunto: «L'attuale guerra terroristica in Siria è stata progettata dagli Stati Uniti e dai paesi reazionari della regione contro il fronte della resistenza (contro Israele). Nonostante questo, il governo e il popolo siriano hanno ottenuto grande successo», ha aggiunto Jazayeri. «Chi aggiunge benzina sul fuoco non sfuggirà alla vendetta del popolo».
Domenica 25 agosto 2013