a mountain view si decide di concentrare le forze su progetti importanti

Google «taglia» il 20% del tempo libero

concesso ai dipendenti per idee personali

L'indiscrezione arriva dal periodico «Quarz», secondo cui gli ingegneri informatici del colosso americano avrebbero visto gradualmente diminuire i minuti a disposizione per sviluppare idee proprie

Una foto degli interni di Google
Una foto degli interni di Google

Google taglia il «tempo libero» dei suoi dipendenti. Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni pare che a Mountain View abbiano deciso di decurtare quei minuti di lavoro, circa il 20%, messo a disposizione degli ingegneri per lavorare sullo sviluppo di idee nuove.

In quell’arco di tempo messo a disposizione dei dipendenti del gigante americano sono nati alcuni fra i servizi più utili e innovativi di Internet, come Gmail per la posta elettronica, Talk (ora Hangout) per chattare, vedersi, comunicare, News per tenersi informati leggendo le notizie dei quotidiani mondali, ecc. Un sistema funzionante, se non altro guardando le statistiche di utilizzo, ma che a distanza di anni ha portato comunque l’azienda a ravvedersi facendo diminuire la fetta di minuti messo a disposizione per portare avanti questo tipo di progetti.

Alcune di queste testimonianze sono state raccolte dalla rivista «Quarz», e sembra che a distanza di quasi 10 anni dalla quotazione in Borsa, nel 2004, i due fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin abbiano intenzione di seguire una nuova strada. Per ora però si tratta solo di indiscrezioni, spiegano a Quarz, tutte da confermare. Sta di fatto, che al momento, Google ha imposto ai propri ingegneri di «chiedere il permesso» ai propri superiori prima di intraprendere l’utilizzo dei preziosi minuti.

Tempo fa anche in casa Yahoo! ci fu qualcosa del genere. Si pensò di convertire il telelavoro, in lavoro sul posto. Una strategia che suonò male per tutti coloro che pensavano di potersi organizzare il tempo. Sta di fatto, che in un momento in cui Internet sta conoscendo (e vivendo) un'espansione storica, non c’è davvero tempo da perdere se si vuole mantenere la propria posizione dominante sul mercato. E allora è bene che siano proprio i manager di Google a scegliere cosa sia giusto sviluppare, e come spendere il tempo utile a disposizione, anziché lavorare su idee che potrebbero rivelarsi di poco successo, o addirittura fallimentari. Lo stesso Google Plus, nato sulle orme di Facebook, ha lasciato molto a desiderare, così come il So.cl di Microsoft. Social network «fotocopia» del più rinomato Facebook, ancora oggi non riescono a decollare.

E se una prima risposta è già arrivata, che «quando i progetti diventano importanti è difficile ritagliarsi il tempo per portare avanti le proprie idee», c’è da pensare che l’abolizione del 20 per cento del tempo e delle risorse che si potevano utilizzare per progetti personali vada ad omologare Google a tutte le altre aziende che seguono i soliti «standard». Google ha avuto successo e ha saputo attrarre nuovi lavoratori anche grazie, e soprattutto, alle sue attività «extra» che dentro il parco produttivo del quartier generale si possono trovare: palestre, giochi, divertimenti vari, da usare fra l’implementazione di un algoritmo e l’altro. Il divertimento e la fantasia rischiano di lasciare il posto a malcontento e insofferenza. Staremo a vedere.

Domenica 25 agosto 2013