Nessun miglioramento secondo l'ocse per l'italia

Migliora il Pil nella zona Euro, Italia indietro

La crescita dovrebbe arrivare nel 2014

In avanzamento solo Germania, Gran Bretagna e Francia. L'Italia rallenta la sua contrazione rispetto al periodo precedente

Diminuisce la contrazione dell'Italia, ma la crescita non c'è
Diminuisce la contrazione dell'Italia, ma la crescita non c'è

Secondo l'Ocse, migliora l’andamento economico della zona euro, ma non in Italia. Il Pil italiano nel secondo trimestre 2013 continua a calare, «per l’ottavo trimestre consecutivo», ma «il ritmo della contrazione ha rallentato allo 0,2%, contro lo 0,6% del periodo precedente». Quanto rilevato dall’Ocse non fa ben sperare. Le imprese perdono produttività e ancora una volta si registrano solo aumenti dei fatturati per alcune delle grandi imprese, e un peggioramente di tutte le piccole, medie, e piccolissime imprese.

DATI BUONI SOLO PER GERMANIA E GB | Le partite Iva sono allo stremo, e non ce la fanno più. In controtendenza, invece, sono gli Stati Uniti. Barack Obama nelle scorse settimane aveva dichiarato che gli Usa sono il miglior Paese in cui intraprendere. E gli effetti si vedono. In Gran Bretagna, come come negli States, la crescita è pure dello 0,6%, contro lo +0,4% e lo 0,3% di tre mesi prima.
L’avanzamento della Germania, ancora, è dello 0,7% a fronte di una crescita quasi nulla nei primi tre mesi. In Francia la crescita è dello 0,5% contro il precedente trimestre di -0,2%. Infine il Giappone, con un dato anche qui incoraggiante, dello 0,9% precedente e dello 0,6 attuale. Intanto gli imprenditori aspettano i provvedimenti del Governo Letta, praticamente assente e cieco di fronte a quello che accade in Italia. Sta di fatto, che il presidente dovrà fare i conti con le continue aziende che chiudono. Bisognerà vedere se la crescita di cui tanto si sente parlare del 2014 sia effettivamente all’orizzonte, oppure l’ennesimo miraggio.

Giovedì 22 agosto 2013