Le forze dell'ordine perlustrano il territorio nel tentativo di ritrovarli

Nuovi sbarchi sulle coste italiane

E nuova fuga di migranti da Porto Empedocle

In tutto si sono allontanate circa 300 persone. Si continuano le ricerche di chi ha tentato la fuga. Martedì un nuovo sbarco di 233 persone

Un barcone di migranti a Porto Empedocle
Un barcone di migranti a Porto Empedocle

PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) | Nuova fuga dalla tensostruttura di Porto Empedocle, nell'agrigentino. Un centinaio di ospiti è riuscito ad allontanarsi. La tensione all'interno della struttura che ospita immigrati che vengono dal mare è alle stelle, e così un centinaio di persone ha ritenuto di allontanarsi e far perdere le proprie tracce. Una seconda fuga di massa dopo quella avvenuta stamane quando 200 su 336 che sono stati soccorsi da due motovedette della guardia costiera e da unità delle fiamme gialle erano riusciti a fuggire. Le forze dell'ordine continuano a perlustrare la zona nel tentativo di ritrovarli.

Intanto proseguono i ghiacci dei migranti verso le coste italiane oltre ai 300 soccorsi a Porto Empedocle, lunedì notte, sul litorale di Ognina (Siracusa), dopo la segnalazione da parte del cittadino, i militari della capitaneria di porto hanno individuato a terra circa 67 persone, fra cui otto minori. I migranti, che hanno detto di essere siriani e pakistani, hanno spiegato di essere approdati in Italia dopo un viaggio durato 10 giorni attraverso il mare. Un barcone con 150 migranti a bordo fu individuato dalla nave della marina militare Foscari che aveva individuato, 50 miglia a sud di Lampedusa, uomini e donne in difficoltà. Sul posto sono intervenute tre motovedette della guardia costiera che sono partite da Lampedusa, mentre da Roma la centrale operativa ha dirottato la nave mercantile panamense City of Sidon.

Martedì mattina all'alba il pattugliatore comandante Foscari della Marina militare in navigazione nel Canale di Sicilia aveva avvistato un'imbarcazione di legno a sud dell'isola di Lampedusa con 233 migranti fra cui donne e bambini. Si legge in una nota della Marina: «Accertate le precarie condizioni di galleggiabilità del natante i naufraghi, ai quali sono stati somministrati generi di conforto e assistenza medica, sono stati imbarcati a bordo del pattugliatore della Marina Militare e sulle motovedette della Capitaneria di Porto intervenute in concorso alle operazioni di trasbordo». I mezzi della Marina Militare hanno poi ripreso la navigazione verso le coste italiane.

Mercoledì 21 agosto 2013