falso in bilancio e profitti illeciti: continua l'inchiesta «Fisher Lange»
Questa mattina l'operazione della Gdf in 25 province italiane
ROMA | La Guardia di Finanza sta eseguendo un sequestro preventivo di beni per oltre 250 milioni di euro riferibili alla famiglia Ligresti. Il provvedimento riguarda alberghi di lusso, complessi immobiliari, conti correnti e polizze assicurative ed è stato emesso dal gip di Torino Silvia Salvatori.
L’INCHIESTA «FISHER LANGE» | Il maxi sequestro è stato disposto nell'ambito dell'inchiesta «Fisher Lange», l'indagine che ha portato il 17 luglio scorso all'arresto dell'intera famiglia Ligresti e di alcuni ex top manager di Fondiaria Sai con le accuse di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato. La misura cautelare è scattata in conseguenza dei nuovi accertamenti svolti dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria di Torino, coordinati del procuratore aggiunto Vittorio Nessi e dal sostituto Marco Gianoglio. Secondo le stime delle Fiamme Gialle, il totale dei beni sequestrati (251,6 milioni) e riferibili alla Fondiaria Sai, alla famiglia Ligresti e agli altri ex manager arrestati, corrisponde al profitto illecitamente ottenuto attraverso i reati commessi dagli arrestati.
BENI SEQUESTRATI | I beni sequestrati sono il «Principe di Piemonte» di Torino, il «Naxos Beach» di Taormina, il «Grand hotel Fiera Milano» e il «Golf hotel Campiglio» gli alberghi della catena «Atahotels» riconducibili alla famiglia Ligresti e posti sotto sequestro dalla Gdf nell'ambito dell'indagine della procura di Torino. Tra i beni sequestrati in diverse parti d'Italia - 25 complessivamente le province in cui stanno operando i finanzieri su disposizione del gip di Torino - anche il comprensorio di Milano dove risiede la famiglia Ligresti.
Lunedì 12 agosto 2013