La vita ci riserva delle sorprese, ben vengano quelle piacevoli … purtroppo non è sempre così.

Giornalmente ci dobbiamo confrontare con notizie di cronaca che non vorremmo mai sentire: pensiamo agli incidenti stradali, a quelli sul lavoro o a quelli domestici.

A volte, a seguito di diagnosi precoci e inaspettate, si devono affrontare problemi di salute, che possono procurare sofferenze fisiche, dovute a piccole o grandi cicatrici indelebili sul nostro corpo, e nei casi peggiori possono procurare una marcata invalidità che, oltre alla sofferenza, causa umiliazione e magari la nuova condizione crea irreparabili danni economici, in quanto non è per niente facile adattarsi a nuove e delicate esigenze fisiche, indipendentemente dalla fascia di età.

Questa chiacchierata non è a caso. Personalmente a dieci anni, sono rimasto coinvolto in un banale incidente in bicicletta, di sicuro fui mal curato e ancora oggi, a distanza di 60 anni, il mio ginocchio me lo ricorda.

Comunque, sono cresciuto adattandomi al problema fisico del ginocchio in questione, evitando persino il servizio militare, che avrei fatto volentieri. A causa dell’infortunio non ho potuto realizzare alcuni dei miei sogni, ma l’assunzione sul lavoro in area protetta, mi ha permesso di avere una dignità economica per poter creare e mantenere una famiglia dignitosamente.

Questo vuole essere un messaggio per quanti si trovano in difficoltà, dopo una tempesta esce sempre l’arcobaleno come segno di speranza.

Nella vita si può sempre cominciare o ricominciare, niente è scontato, ogni giorno è un giorno nuovo e come tale va vissuto.

Vincenzo Punzo

Savona, 17 febbraio 2022