LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO

Voler bene ai nostri amici animali è un segno

della semplicità dei sentimenti autentici

Facciamo pulizia delle astrusità, toccando un argomento vero e vivo: l'amore per gli animali. Per descrivere ciò è presente nella mia mente, quando è il cuore a parlare non è richiesta né una traduzione simultanea né un linguaggio forbito!

di Vincenzo Punzo

Voler bene ai nostri amici animali
Voler bene ai nostri amici animali

In ogni mio articolo, che definirei «piccola chiacchierata insieme», emergono pezzetti del mio vissuto fatto di tanto bene e di tanta grazia.

VOLER BENE AI NOSTRI AMICI ANIMALI

Ogni giorno che passa sono sempre più consapevole di quali siano i miei doveri, ma anche i miei hobby e le mie passioni. È proprio una di queste ultime che mi stimola a descrivere ciò è presente nella mia mente e nel mio cuore in chiave letteraria, spesso in modo appropriato, ma quando è il cuore a parlare non è richiesta né una traduzione simultanea né un linguaggio forbito.

Questa chiacchierata ha come argomento gli animali e per me è come rivivere una parte della mia infanzia nel cortile della casa alle falde del Vesuvio, nel quale vi erano tanti animali; ricordo ancora la trepidazione nell’attendere e l’emozione nel vedere nascere un vitellino, un porcellino o un pulcino.

Gli animali rappresentavano una fonte di reddito per la famiglia, ma ancora oggi ogni nuovo nato è un regalo che la natura ci fa e poche volte gliene siamo grati. Gli animali sono stati sempre importanti per l’uomo. Per esempio, i primi due animali che hanno aiutato Gesù Bambino nella gelida grotta di Betlemme sono stati il bue e l’asinello, ed è stato un asinello a mettere in salvo la famiglia di Nazareth con l’ingresso a Gerusalemme la Domenica delle Palme. Da allora l’asinello non si è mai staccato dall’uomo, spesso è l’uomo ad adattarsi al suo carattere, mite e bisognoso di compagnia. Ci sono animali più fortunati di altri, pensiamo alle mucche accudite dai tanti ragazzi dell’India, per loro la mucca è sacra e a loro va tutta la nostra gratitudine.

Torniamo agli animali più vicini all’uomo, cani e gatti. I cani sono utilizzati dalla protezione civile e come accompagnamento per i non vedenti. Ci voleva però il covid per farci capire quando sia doloroso staccarsi dal proprio amico a 4 zampe per svariate ragioni. Se siamo certi della nostra sofferenza, non possiamo capire il dolore di questi animali se non attraverso le tante storie che vengono raccontate, come per esempio quelle dei tanti cani che si recano al cimitero per stare vicino ai propri padroni morti. Per fortuna molti amici a quattro zampe hanno trovato una dimora, sono infatti aumentate le adozioni di cani e gatti e così si è ridata loro una famiglia e spesso diventano essi stessi una famiglia per persone rimaste sole.

Vincenzo Punzo

Savona, 10 febbraio 2022

Venerdì 11 febbraio 2022