una ricerca quarantennale al traguardo

Sul critico d'arte nel rapporto di fruizione

una nuova via all'arte con la sociatria dell'arte

La rivoluzione copernicana della sociologia sociatrica dell'arte ci sposta a vedere il processo estetico dalla parte del fruitore. Rigorosamente molteplice e in sistema (aperto)

di Sergio Bevilacqua

Ribaltamento copernicano dell'estetica
Ribaltamento copernicano dell'estetica
Il critico d'arte di origine sociologico-sociatrica governa e riconosce i processi semiotico-significanti, sperimentandoli su di sé con tecnica dell'osservazione partecipante evoluta (cioè di tipo organalitico, formato societario del metodo psicanlitico) e, attraverso la conoscenza sociologica di campo (sociatrica), generalizzando così scientificamente (nei limiti della sua epistemologia, vedi "Introduzione alla Sociatria") la possibile diffusione nell'umanità (il "quantum" dell'Arte). Egli è "critico", perché è in grado di effettuare valutazioni di entità dell'effetto artistico, in quanto è preparato a identificare e a raccogliere il massimo numero di catene significanti. Molto importante, per la migliore esecuzione di questa preziosa (anche nel senso commerciale) funzione, è la sua libertà mentale, cioè il non-condizionamento intimo proprio di catene significanti preordinate (religione, filosofia, ideologia, modelli estetici), salvo quelle della Storia dell'Arte e dell'Estetica tradizionale, che deve conoscere o acquisire dall'esterno se ne è sprovvisto. Il processo psichedelico, di allargamento della coscienza ma anche di smontaggio delle relazioni saussuriane, in particolare per l'arte contemporary, ma anche nell'interpretazione attuale della vera arte tutta, è un fattore centrale della nuova critica d'arte: non il delirio, che renderebbe impossibile la funzione pedagogica e didascalica, ma l'entrata uscita nella meccanica del suo laboratorio interiore, per poter poi guidare le fruizioni verso la corretta apertura e valore, cioè i fattori di evocazione e invasione, collegati allo spostamento dell'oggetto raffigurato in chiave sempre parzialmente almeno simbolica o astratta.

 

Giovedì 6 maggio 2021