ANGELA CICONTE INTERVISTA GIUSEPPE FOCONE

Campania Anno Zero. Il polso della situazione

di una importante regione del sud verso il voto

Elezioni regionali 2020: urne aperte il 20 e 21 settembre, con il voto dopo l’approvazione del decreto Elezioni che è stato accorpato al primo turno delle amministrative e al referendum sul taglio dei parlamentari, sarà un vero e proprio election day

di Angela Ciconte

Regione Campania
Regione Campania

 Elezioni regionali 2020, dopo Emilia-Romagna e Calabria quest'anno si vota in altre sette Regioni italiane. Fra il 20 e il 21 settembre, dopo lo slittamento a causa dell'emergenza coronavirus, si andrà alle urne in Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Puglia e Valle d’Aosta. Grazie al decreto Elezioni al voto per le Regionali sarà accorpato anche quello per il primo turno delle amministrative e quello per il referendum sul taglio dei parlamentari.

Di seguito l'intervista:

REGIONALI 2020, INTERVISTA A GIUSEPPE FOCONE (CANDIDATO PER LA LEGA NELLA CIRCOSCRIZIONE DI NAPOLI E PROVINCIA): -UNA VOCE PER CHI NON HA VOCE – PRIMA I PIù FRAGILI-

Perché sei sceso in campo?

Io provengo dal mondo del volontariato.

Lavorare per sostentarsi, ma impegnarsi nel sociale attraverso il volontariato per vivere! - è sempre stato il principio di vita a cui ho cercato sempre di far fede nell’approccio alle molteplici attività intraprese fermamente convinto che questo concetto sia applicabile anche alla politica, nella sua accezione più nobile -la più alta forma di carità-, cura della -polis- e della comunità in cui si vive. Consapevole che saremo riconosciuti non da ciò che diremo alla gente, ma da ciò che faremo per la gente, in particolare

Vorrei solo continuare a essere la voce di chi non ha più voce o di chi non l’ha mai avuta per continuare a farli sentire parte di una comunità che non li abbandona e che si prende cura di loro. Chi mi conosce sa che da sempre spendo ogni mia energia in difesa della Vita e della famiglia e per affermare questi principi ho aderito con entusiasmo al programma di rafforzare quest’area politica per la realizzazione di una società a misura di essere umano.

Siamo solo all’inizio, di strade e di opere sociali ne abbiamo tante ancora da percorrere e da compiere.

Quali sono le tue attuali attività per il sociale?

- Coordinatore Nazionale dell’associazione NOVA CIVILITAS che si prefigge lo scopo di ricostruire la coscienza e l’identità culturale di un popolo cristiano in Italia attraverso l’azione nell’ambito tridimensionale della cultura, delle opere sociali e della politica. www.novacivilitas.it

- Presidente dell’associazione MEDICI DEL POPOLO che promuove l’erogazione di visite mediche specialistiche gratuite in favore di persone in stato di bisogno. www.medicidelpopolo.it

- Coordinatore del BANCO ALIMENTARE C.A.I.R. c/o il Family Service Point di Napoli Nord che contrasta la povertà alimentare aiutando le famiglie indigenti nelle zone più degradate a nord di Napoli.

- Consigliere del Direttivo dell’associazione PARROCCHIA PER LA VITA che opera al fianco delle madri anche attraverso convenzioni con strutture sanitarie dell’ASL di Napoli attraverso azioni di supporto alla maternità.

- Associato al CENTRO di AIUTO alla VITA di Napoli – Santa Maria di Portosalvo che aiuta le mamme e le famiglie alle prese con maternità non desiderate.

Perché con la Lega?

Ho accettato la proposta della Lega di candidarmi alle prossime elezioni regionali della Campania perché la scelta di un profilo come il mio mi conferma la volontà del primo partito italiano di continuare a costruire al suo interno uno spazio politico sempre più valoriale, profondamente identitario, culturalmente cristiano e sovranista (alla Giovanni Paolo II per intenderci).

La Lega oggi è uno dei pochi argini rimasti alla straripante deriva del pensiero unico dominante che a tratti sembra avere la forza inarginabile di un fiume in piena. Con la mia candidatura mi ripropongo di rafforzare questa diga contro i danni del pensiero e dell’azione ideologica postcomunista incarnata dalle attuali forze di governo.

Il centrodestra in questo momento, in Regione come nel resto d’Italia quali battaglie può fare?

Il centrodestra può e deve offrire ai campani e agli italiani una visione della società e del mondo in cui vivere a misura di essere umano. I disastri nella nostra società provocati dagli attuali modelli economici e culturali proposti da questa Europa sono sotto gli occhi di tutti e hanno prodotto solo disoccupazione, scarsa vivibilità dei nostri territori con particolare riferimento alle periferie e malessere diffusi soprattutto tra i giovani e gli anziani.

Bisogna saper declinare bene la visione della società secondo il trinomio -Dio, Patria e Famiglia-, dove per Dio intendiamo che lo stato è, e deve essere, laico, ma assolutamente non può, e non deve, essere ateo e noi abbiamo duemila anni di storia e di cultura cristiana da cui attingere a piene mani non rinnegando le nostre radici cristiane il cui riferimento nella bozza della costituzione europea fu addirittura sdegnosamente rifiutato dall’allora presidente della Convenzione incaricata di redigere quell’atto, il laicissimo francese Valerie Giscard d’Estaing; per Patria, oltre la legittima difesa dei nostri confini da un’invasione di migranti economici (e non di rifugiati) voluta dai poteri forti, intendiamo i campani e gli italiani maggiormente esposti in questi tempi di crisi feroce, le persone più fragili e quindi più a rischio di esclusione sociale, gli italiani in fila alle mense della Caritas, le mamme che vorrebbero far nascere i loro bambini malgrado le difficoltà e nonostante uno Stato assente, i papà che non riescono a mettere il piatto a tavola alla loro famiglia; per Famiglia intendiamo il nucleo che preesiste ad ogni stato e ad ogni ordinamento giuridico, quello di cui vengono riconosciuti (e non istituiti) i diritti dall’articolo 29 della Costituzione come società naturale fondata sul matrimonio, e quello a cui si riferisce anche l’articolo 31 della stessa Carta Costituzionale che recita che -La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. - E oggi sappiamo quanto questi due fondamentali articoli concepiti dai nostri padri costituenti siano stati disattesi.

Come ritieni quindi la tua candidatura considerando emergenze quali: politica, istituzionale e sanitaria?

C’è un’emergenza economica, un’emergenza politica, un’emergenza istituzionale ed

un’emergenza legata al regime COVID. Il tema non è negare l’esistenza e la persistenza del virus, ma la gestione politica del virus. Siamo l’unica Nazione in Europa con regime COVID. L’Italia (a differenza delle altre Nazioni che hanno contagi altissimi) ha contagi contenuti, ma -guarda caso- solo nella nostra Nazione è stato concesso al Capo del Governo il prolungamento dei poteri speciali fino ad ottobre. E evidente che i cosiddetti -esperti in camice bianco- ed il governo giallorosso stanno giocando la stessa partita. Gli -esperti in camice bianco- vorrebbero il vaccino obbligatorio mentre Conte ed i giallorossi vorrebbero blindarsi nel Governo ed impedire le votazioni anticipate dove sicuramente andrebbero a casa sia i 5 stelle che il PD. Questo è gravissimo, perché medici e sanitari attraverso il terrorismo mediatico, ed il governo giallorosso giocano la stessa partita.

La cosa grave è che stanno schiacciando le libertà costituzionali, gestendo l’Italia solo più con DPCM che, Giuristi come Cassese ed Ainis hanno contestato. Il popolo italiano sta perdendo le libertà democratiche e sta assistendo all’uccisione della Costituzione e dell’Economia e se ciò avvenisse sarebbe la catastrofe.

Quanto può essere influente la presenza di candidati antropologici con sensibilità legate ai Valori Cristiani nell’ambito della Politica per orientare la bussola della Politica secondo i Valori non negoziabili?

Può essere influente solo se capiamo che le sole straordinarie e sacrosante battaglie 

sull’immigrazione, sulla sicurezza e su questa Europa che non ci piace non bastano più perché su questo terreno anche il nostro avversario politico, la sinistra, può venire a giocare la sua partita, come abbiamo visto, convincendo i poteri europei che fanno parte dello stesso establishment a consentire un pò di deficit in più di quando la Lega era al governo o attraverso la dichiarata (ma nei fatti mai realizzata) diversa distribuzione delle quote di migranti sul territorio europeo.

Il terreno sul quale la sinistra non può inseguire il centrodestra è invece proprio quello della visione fortemente valoriale, profondamente identitaria, prolife e profamily, amica del popolo e non dell’establishment, che non rinneghi le nostre radici cristiane ma che anzi attinga a piene mani da quella esperienza e da quella tradizione e non sia disponibile a cedere pezzi di sovranità popolare a questo nefasto sistema di potere europeo.

Quindi, proprio quell’area che va sempre più strutturata e incoraggiata e come detto è anche il motivo della mia candidatura in questa tornata elettorale.

Sabato 29 agosto 2020