TORINO / Intervento di ANGELA CICONTe
La nota attività torinese fornisce ulteriori indicazioni per chiarire le motivazioni che hanno condotto alla mobilitazione civile in corso nelle piazze italiane
di Angela Ciconte
[NdR]. Riceviamo e rilanciamo questa ulteriore nota di Angela Ciconte, nella quale, a scanso di equivoci ed in risposta a cattive interpretazioni a suo tempo avanzate, la nota attivista torinese vuole ribadire l’assenza sua, e nel movimento che anima, di contrarietà nei confronti della condizione gay e la persistenza di ideologie che portano invece alla strumentalizzazione della stessa.
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In questo articolo è stato riportato il video dell’aggressione avvenuta nei confronti della nostra pacifica manifestazione:
Vi riporto nuovamente il mio articolo di ieri… Se volete potete divulgarlo:
#Restiamoliberi Torino 11 luglio 2020 – Angela Ciconte
Ieri 11 luglio 2020 anche se in molti non se ne sono accorti, è stata una data memorabile. Perché memorabile? Perché è iniziata ufficialmente la -resistenza- degli italiani. Una resistenza che viene in ogni modo distorta e sottaciuta ma che c’è, esiste e fa -paura- a chi sa che il silenzio della Verità urla più forte delle urla di povere anime usate e strumentalizzate, a loro volta vittime… Vittime di forze oscure che manipolano loro e vorrebbero manipolare il mondo intero senza sapere che il mondo non gli appartiene ma gli è solo dato in prestito per una causa molto più alta di un predominio animale, bensì dell’offerta di una Salvezza Eterna che si può ottenere soltanto se si sottomette il desiderio della carne alle Virtù dell’Amore. Per amore si intende l’Amore che genera sentimento, attesa, speranza e Salvezza che è l’opposto di un amore -animale- fatto di istinti che spesso sfociano in deviazioni e perversioni proprio perché non appagano e nella ricerca spasmodica dell’Assoluto (che solo Dio può dare) il menzognero per eccellenza offre le uniche cose che possiede: terra e vermi.
Ma torniamo a ieri, anzi no, dobbiamo capire il domani per intuire l’obiettivo già studiato a tavolino che portano ai fatti attuali: il Ministro degli Interni Lamorgese ha già anticipato che a settembre ci saranno rischi concreti di rabbia sociale a causa della crisi economica derivante dall’emergenza coronavirus (che è stata gestita in modo pessimo per la tutela della salute dei cittadini). In realtà l’attuale Governo sta già preparando l’alibi per una repressione a tutela di un ipotetico ritorno della pandemia. Conte chiederà poteri speciali creando di fatto uno Stato dittatoriale sulle spalle degli italiani, attuando un nuovo ingabbiamento del popolo, impedendo così nuovamente ai cittadini di muoversi liberamente. Imporranno vaccini impedendo la libertà di scelta, oscurando inoltre le sostanze che li compongono. Attueranno sistemi di controllo (vedi app immuni) e come se non bastasse, ci imporranno cosa pensare. Ieri quindi, nel totale silenzio dei media, in 100 piazze italiane migliaia di liberi (chissà fino a quando) cittadini hanno manifestato silenziosamente per dire NO al ddl Zan Scalfarotto. Anzi, ho sbagliato, i media non sono stati zitti, ma addirittura hanno capovolto (come loro solito) l’informazione esaltando la bellezza delle -famiglie- arcobaleno, dando ampio spazio nella TV di Stato alle -loro- immagini e mandando poche e veloci immagini (con inquadrature che rendevano visibili molti meno partecipanti dalla realtà) alle nostre manifestazioni di piazza. Quindi, in fretta e furia per dare la loro visibilità e tentare di oscurare le nostre manifestazioni, hanno creato il loro spazio contro l’omotransfobia. La menzogna cari amici è anche noiosa, perché il -copione- è sempre lo stesso, ripetitivo e scontato, ma soprattutto dimentica una cosa: la Verità è inscritta nel cuore dell’uomo, quindi, i -poteri forti- possono manipolare ciò che vogliono, ma dovrebbero sapere (la storia a quanto pare non insegna) che tutti i loro sforzi non solo saranno vani e controproducenti, ma addirittura ne dovranno pagare un pegno di cui il -gioco- non ne vale la -candela-. Ma andiamo avanti, con il ddl Zan Scalfarotto viene chiesta tutela contro la violenza e discriminazione nei confronti dell’orientamento sessuale (sono abili nell’uso delle parole invertendo il vero senso delle cose) e
verranno puniti (con la galera) tutti coloro che non si allineeranno al pensiero unico dominante in cui sarà vietato dire pubblicamente che la famiglia naturale è fatta da un uomo ed una donna, non si potrà più insegnare ai bambini che esistono la mamma ed il papà, non si potrà contestare l’utero in affitto, la pedofilia diventerà -pratica- lecita, ma soprattutto le lobby lgbt entreranno -di diritto- nelle nostre scuole ad insegnare quanto -è bello- essere -omo-. A Torino di fatto i Rettori dell’Università e del Politecnico sono già pro lgbt e partecipano ad eventi proposti dalla loro lobby. Questo dimostra che sia nei media che nelle scuole la lobby lgbt ha i -loro uomini- (si potrà dire uomini?). In virtù quindi di quanto si sta discutendo in Parlamento e con il serio pericolo che questa proposta di Legge diventi Legge, liberi cittadini hanno deciso di dimostrare il proprio dissenso. A Torino purtroppo, con la Giunta Appendino (vi ricordo che è M5S) a noi è stata concessa una piazza secondaria, scomoda e molto più piccola di quella richiesta e necessaria (infatti ieri, seppur eravamo 400 persone, in molti non sono potuti entrare perché non c’era spazio e perché dissidenti della lobby lgbt manifestavano in modo volgare e violento), mentre la piazza principale ed ampia è stata concessa alla loro iniziativa che è stata pubblicizzata con una locandina oscena che invitava a partecipare alle ore 16 per creare una contromanifestazione. In pratica hanno manifestato prima di noi quindi hanno fatto qualcosa contro in anticipo. Però non paghi di quanto fatto, seppur nella loro piazza nessuno è andato a disturbarli, in abiti succinti ossia in mutande le donne e tacchi a spillo, abitini colorati e -divisa- sado-maso gli uomini (forse dovrebbe essere viceversa in questa realtà capovolta) sono venuti in massa e sul nostro silenzio hanno urlato slogan del tipo -lotta dura contro natura- oppure -lotta anale lotta capitale- il tutto condito da bestemmie ed un linguaggio scurrile che più volte ha nominato l’organo genitale maschile (probabilmente è il loro -chiodo fisso-) facendo oltretutto massa senza rispettare il doveroso distanziamento sociale. Faccio notare che se noi cittadini comuni andassimo in giro -s-vestiti- in quel modo saremmo denunciati per oltraggio al pudore e potremmo essere portati via con TSO (è già avvenuto per molto meno). Inoltre, per noi cittadini comuni la bestemmia è sempre stato reato, a loro invece è concesso tutto, domandiamoci perché. Chiedono di non essere prevaricati ma prevaricano, dicono di essere bullizzati ma bullizzano, dicono che sono aggrediti ma aggrediscono, rivendicano la loro libertà sessuale ma demonizzano la sessualità naturale, vogliono la famiglia ma chiedono di cancellare la famiglia, vogliono figli ma non vogliono essere nè padri nè madri, il pene deve diventare vagina e la vagina pene per poi affittare un utero perché il vero utero in natura non riconosce ciò che loro impongono con il pensiero. Dicono di essere felici e dimostrano di essere anime in pena (o pene?). Gli uomini vogliono essere donne, le donne uomini diventando di fatto soggetti ibridi che fanno del loro corpo una tavolozza su cui disegnare ciò che vedono. La sessualità naturale dà piacere e vita, mentre quella che interpretano come sessualità in realtà provoca dolore e morte (non possono concepire in modo naturale). Tutto questo vorrebbero insegnarlo ai nostri figli e noi, genitori che abbiamo dato il nostro sangue, dna, cuore e vita alle creature che amiamo più della nostra vita, dovremmo sacrificarli sull’-altare- di un’ideologia forte solo della strumentalizzazione dei -poteri forti-. Se il ddl Zan Scalfarotto sarà approvato, la civiltà umana degli italiani è finita ed hanno utilizzato il periodo del coronavirus per assoggettarci ad un incatenavirus (con il virus dell’ideologia). Cittadini storditi e frastornati ma soprattutto molto spesso ignari della realtà delle cose (la TV ed i mezzi di informazione di Regime addormentano le coscienze) rimangono anestetizzati in un oblio che non permette loro né la comprensione, nè la reazione. Ieri sera a Torino abbiamo vissuto in forma -plastica- il silenzio degli innocenti, apparentemente prevaricato dalle urla degli scontenti (chi è felice non urla). Perché ho usato aggettivi come innocenti e prevaricatori? Perché gli innocenti sono difesi dalla polizia e se la polizia difende è perché ci sono persone violente che vorrebbero prevaricare su chi non si difende… Ecco, ieri sera è successo questo, la Digos ha dovuto lavorare con impegno tutta la nostra ora di manifestazione per contenere la loro pubblica ira. Concludo dicendo chiaramente che nessuno di noi è omofobo, ma abbiamo semplicemente detto NO a chi vorrebbe privare noi e le future generazioni del sacrosanto diritto alla LIBERTà, quella LIBERTà che solo la VERITà può dare e che per tutti i secoli l’uomo ha ricercato come BENE PRIMARIO. Si è combattuta la schiavitù dei neri, oggi vorrebbero imporre la schiavitù della coscienza volendola cancellare dalla memoria. Ma se saremo uniti, forti e determinati non capiterà, diversamente solo Dio potrà salvarci, se Vorrà ma soprattutto se lo meritiamo.
Lunedì 13 luglio 2020