la fede e il virus
Verrebbe da chiedersi: "Ma Dio dov'è? Dov'è finito? !" Eppure rimane Lui la fonte della gioia sempre possibile
di sr. Enrica Kidi, cp
Prima stazione: Gesù è condannato a morte
Gesù è stato condannato ingiustamente a morte per i nostri peccati.
I peccati che facciamo consapevolmente. Ogni volta che li facciamo, noi condanniamo Gesù, perché il peccato è la disobbedienza alla sua legge, un rivoltare le spalle al suo amore e fare a meno della sua amicizia.
Lungo il cammino l’uomo a volte vive senza Dio, lontano dal suo amore e dalla sua amicizia. E senza Dio e il suo amore l’uomo compie quello che vuole e fa soffrire se stesso e gli altri uomini.
Stiamo vivendo un momento cruciale della storia dell’umanità, una pandemia ha messo in ginocchio l’umanità intera. Migliaia di decessi, ospedali intasati, medici e infermieri stremati e parecchi di loro sono morti.
Alcuni possono domandare: “Che cosa c’entra il corona virus con la prima stazione di Gesù condannato a morte?”
Anzi, parecchi accusano il Signore Gesù di non fare abbastanza per salvare la vita degli innocenti. Molti lo prendono in giro dicendo di fare a meno di Dio, dopo aver visto la sua incapacità di salvare gli innocenti. Alcuni domandano: “Dov’è Dio?”
Speriamo che i pochi cristiani in questo mondo non perdano la fede, se no sarebbe peggio del male del Covid–19. Perché il virus più letale che l’umanità sta vivendo oggi è la sfiducia, la depressione, la scontentezza e la mancanza di gioia.
Come Gesù ha accettato liberamente l’ingiustizia degli uomini in quell’epoca, chiediamo la grazia a lui di accettare tutte le sofferenze che stiamo sperimentando. Offriamo a lui le nostre povertà e i nostri limiti.
E chiediamo la forza a lui di infondere in noi il virus del bene, perché possiamo essere più buoni, pazienti, caritatevoli tra di noi e con tutti.
Che il bene vinca sul male, che dal dolore offerto possa nascere un futuro di pace, di speranza in tutti i cuori e in tutte le famiglie.
Preghiamo
Signore Gesù,
grazie per il tuo immenso amore che hai manifestato per noi e per l’umanità intera. Sei venuto sulla terra per salvarci e ogni giorno ci doni tanti tuoi benefici, ma i nostri peccati che facciamo con tanti piccoli e grandi egoismi lungo il nostro cammino da credenti a volte ci rendono incapaci di vedere la tua presenza e di capire la tua volontà.
Ti preghiamo di convertire il nostro cuore perché diventi più generoso, aperto e solidale con chi soffre.
Benedici tutti coloro che ogni giorno compiono il bene nonostante le difficoltà e la paura. Benedici in questo momento i medici e gli operatori sanitari. Aumenta loro la fede e il coraggio per poter aiutare e incoraggiare i malati, soprattutto quelli colpiti dal corona virus. Fai sentire la tua presenza continua ai malati, perché non si sentano soli e abbandonati; agli agonizzanti, perché nel momento del passaggio possano abbandonarsi interamente nell’abbraccio del Padre come un bambino nelle braccia di sua madre. Da Dio siamo venuti e a Dio ritorniamo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Venerdì 3 aprile 2020