situazione coronavirus

"Non ridere, non piangere, non maledire

ma capire" (Baruch Spinoza, filosofo)

In un momento nel quale dominano i pianti, le maledizioni, le reprimende, le strumentalizzazioni, torna alla mente il motto di Spinoza che suggerire elementi utili alla comprensione delle cause e delle pesanti conseguenze della crisi del coronavirus

di Francesca Camponero

Il filosofo Spinoza
Il filosofo Spinoza

In queste settimane, in cui si è fortemente condizionati dalla crisi del coronavirus nella possibilità di sviluppare le proprie attività esterne, ci si interroga a lungo su quello che si potrebbe fare di utile in una situazione così difficile.

Torna allora alla mente il motto di Spinoza in un momento nel quale dominano i pianti, le maledizioni, le reprimende, le strumentalizzazioni, ora più che mai è da ritenere che non ci possa essere niente di meglio (oltre al possibile aiuto concreto…) che suggerire elementi utili alla comprensione delle cause e delle pesanti conseguenze della crisi del coronavirus, sollevandosi dalle banalità quotidiane che riempiono giornali, tv, social…

Per farlo possiamo dare qualche spunto offerto dal giornale di marzo 2020 di Lotta Comunista*: « Come dice Machiavelli, la politica e gli Stati sono « forza organizzata », ma è la concorrenza delle quote parziali del capitale che muove quelle forze. Ecco che anche il virus e la pandemia, con le sue conseguenze politico-strategiche, economiche e sociali, sono impugnate nella contesa. Nelle opposte propagande, si è visto dapprima additare il contagio come virus cinese, poi come virus europeo, domani certamente anche virus americano virus inglese. La verità è che la crisi mette a confronto e in concorrenza l’intero assetto delle potenze : i poteri, il welfare sanitario, bilanci e debiti pubblici, i sistemi politici e la « tenuta sociale » interna. Il combattimento politico confluisce nel confronto già in corso sulla crisi dell’ordine liberale ; la veste ideologica è la sfida tra autoritarismo cinese e democrazia occidentale…

Una prima conclusione è questa : prima ancora dei modelli politici ed ideologici in concorrenza, è decisiva la questione della stazza continentale delle potenze e dell’efficacia relativa della loro centralizzazione. La Cina ha potuto isolare Wuhan e la regione dell’Hubei perchè ha quella scala ; l’Europa affronta crisi multiple seppure asincrone anche perchè nella combinazione di poteri federali, confederali e nazionali la sanità è devoluta agli Stati se non alle regioni ; gli USA scontano le falle di un sistema sanitario non universale ma hanno l’arma di riserva della centralizzazione federale.

Al dunque, sono alla prova i poteri di tutte le potenze. In Cina, è messo a test un assetto politico-statale che ha gestito quarant’anni di sviluppo accelerato e il passaggio a potenza dell’imperialismo, senza che siano stati sciolti però tutti i nodi della modernizzazione. Negli Stati Uniti, la crisi si somma alle incognite strategiche del declino relativo. In Europa, è alla prova l’intera pluralità di sovrastruttre, dagli Stati ai poteri dell’Unione. »

*Chi volesse procurarselo può scrivere ai vari Circoli Operai nelle varie città che penseranno ad organizzare la consegna attraverso i giovani

Giovedì 26 marzo 2020