Dopo la caduta del governo Conte sostenuto da M5s e Lega sembra aprirsi la concreta possibilità che la crisi abbia lo sbocco di un cambio totale di maggioranza in Parlamento per l'avvio di un esecutivo formato dal M5s e dal Pd. E cosa può saperne il popolino, o no, se a favore di un accordo tra M5s e Pd in funzione antisalviniana giocano tuttavia alcuni fattori importanti. Il primo, meno nobile, se si vuole, ma è una prassi della politica: la riottosità a tornare al voto per il timore di non essere rieletti della maggioranza del Parlamento: Fi, piccoli gruppi e M5s perché destinati a prendere molti meno voti rispetto al 2018, il Pd perché i renziani o gli ex renziani che formano la maggioranza dei gruppi parlamentari non sarebbero in gran parte ricandidati dal nuovo segretario Nicola Zingaretti. Molti ci hanno creduto e ci credono ancora, me compreso, in lui. E se lui? E se Matteo Salvini non stesse trasformando gli italiani a sua immagine a colpi di tweet, ma inseguisse lui la maggioranza degli italiani? Niente, nun ce sta nient'a fa, è la pancia che sostituisce il cervello sui social, perciò tu puoi anche fare post da prima elementare, imbrogliando gente turlupinata da una casta irresponsabile, famelica e spietata, pronta a qualsiasi intrigo al fine di mantenere il potere e vessare il popolo bue. E quindi...Meditate gente, meditate. Quando con questo slogan Renzo Arbore faceva pubblicità alla birra, non sapeva che era uno dei migliori consigli che si possano dare agli indecisi, alle menti plagiabili. E si apre la via a nuovi imbonitori: la gente berrà nuove balle! Pardon, fakes. Per cui: crisi! Si fa strada (tra irti ostacoli) un governo giallo-rosso tra M5S e Pd? Massì! Va bene anche così! Di nuovo crisi! Basta governicchi! La gente è infastidita e non ne può più e per favore evitiamo l'aumento dell'Iva e il rischio recessione!

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