L'OPINIONE DI FERNANDO DA LISBONA
Basta tacere! Gridate con centomila lingue. Vedo che, per lo tacere, lo mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita (Santa Caterina da Siena)
di Fernando da Lisbona
Cari Lettori,
Inizio con questo articolo la mia collaborazione con Reteluna. Intendo contribuire con testi che tratteranno temi di natura religiosa, sperando di suscitare il vostro interesse e di indurvi a riflessioni spesso non scontate.
Vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione che mi accorderete.
Fernando da Lisbona
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Bergoglio, il vero Papa?
Basta tacere! Gridate con centomila lingue. Vedo che, per lo tacere, lo mondo è guasto, la Sposa di Cristo è impallidita (Santa Caterina da Siena)
Non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo (Sant'Antonio da Padova)
Rilevare le piaghe della Chiesa non è un mancanza di rispetto verso i Pastori, se ciò è fatto per il bene di essa e per la Gloria di Dio (Beato Antonio Rosmini)
Premessa
Basandomi su documenti e fatti reali facilmente verificabili, pubblicherò su questo giornale alcuni articoli riguardanti Jorge Mario Bergoglio (Papa Francesco) e il suo pontificato. Gli argomenti affrontati saranno i seguenti:
- Papa Francesco, eletto invalidamente
- Papa Francesco, una costellazione di pronunciamenti e scritti anticattolici
- Papa Francesco e le sorprendenti profezie che si stanno avverando
Papa Francesco, eletto invalidamente (I parte)
Nel settembre del 2015 il cardinale Godfried Danneels (1933-2019), durante la presentazione della sua biografia autorizzata, affermò d'aver fatto parte, sin dal 1996, di un consistente gruppo d'influenti vescovi e cardinali che aveva l'abitudine di riunirsi in Svizzera.
Scopo dell'informale organizzazione era quello di promuovere l'affermarsi di una Chiesa così detta progressista, dunque smarcata, per varie tematiche, dal suo millenario ed immutabile Magistero.
Il gruppo si proponeva anche di contrastare l'elezione di Joseph Ratzinger al soglio pontificio e, quando questa è avvenuta (2005), d'opporsi all'operato del pontefice tedesco.
Nessuna tesi complottista contro Papa Francesco dunque. se pensiamo, lo ribadisco, che Danneels faceva parte sino alla morte della cerchia dei fedelissimi di Bergoglio e che persino su you tube si può vedere il porporato definire il proprio gruppo d'appartenenza un'autentica Mafia...oggi poi conosciuta come la Mafia di San Gallo, di confermata e certa esistenza.
Non pochi attendibili vaticanisti hanno scritto libri e articoli su queste vicende, ovviamente adeguatamente marginalizzati dai media dominanti, laici e cattolici (o pseudo-cattolici) che siano.
Ricordiamo fra quelli l'inglese Edward Pentin, secondo il quale la Mafia di San Gallo, pur terminando ufficialmente le sue riunioni nel 2006, ha continuato ad influire nelle alte gerarchie ecclesiastiche, ostacolando Benedetto XVI e lavorando successivamente per l'elezione di Bergoglio.
Che parte dell'alta gerarchia si opponesse a Benedetto XVI – volendo anche spodestarlo dalla sua carica - è da vari anni un fatto di dominio pubblico, confermato in modo clamoroso dall'arresto del suo maggiordomo nel 2012, colto a trafugare documenti riservati allo stesso pontefice tedesco. Quel pontefice che in un evento pubblico (visibile su you tube) e in favore di telecamere si vide rifiutare la stretta di mano da vari alti chierici, pur obbligati a rispettare il loro Papa.
Queste e altre evidenze hanno addirittura indotto il saggista Antonio Socci, in tempi non sospetti, ad ipotizzare le future dimissioni del mitissimo Benedetto XVI, clamorosamente poi verificatesi nel 2013
Veniamo ora al dunque di questo articolo; la Costituzione Apostolica UNIVERSI DOMINICI GREGIS (1996), di Papa Giovanni Paolo II (1978-2005), regola in modo VINCOLANTE le modalità di elezione dei nuovi pontefici.
Invitando a consultare direttamente i numeri 80 e 81 del documento pontificio, fornisco qui un ampio estratto.
n. 80: In virtù di santa obbedienza e sotto pena di SCOMUNICA latae sententiae, proibisco a tutti e singoli i Cardinali elettori […] di ricevere, sotto qualunque pretesto, da qualsivoglia autorità civile l'incarico di proporre il veto, o la cosiddetta esclusiva, anche sotto forma di semplice desiderio, oppure di palesarlo sia all'intero Collegio degli elettori riunito insieme, sia ai singoli elettori, per iscritto o a voce, sia direttamente e immediatamente sia indirettamente o a mezzo di altri, sia prima dell'inizio dell'elezione che durante il suo svolgimento. Tale proibizione intendo sia estesa a tutte le possibili interferenze, opposizioni, desideri, con cui autorità secolari di qualsiasi ordine e grado, o qualsiasi gruppo umano o singole persone volessero ingerirsi nell'elezione del Pontefice.
n. 81: I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni. Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale impegno sia nullo e invalido e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin d'ora commino la SCOMUNICA latae sententiae ai trasgressori di tale divieto. Non intendo, tuttavia, proibire che durante la Sede Vacante ci possano essere scambi di idee circa l'elezione.
Sorge un'elementare domanda. Possono numerosi vescovi e cardinali, da anni organizzati e attivi con modalità che ricordano quelle di una Mafia, astenersi dall'attuare elaborate strategie e/o vincolanti accordi/patteggiamenti per eleggere al soglio pontificio un cardinale a loro gradito? Ogni lettore tragga le sue conclusioni.
Che poi Bergoglio rappresenti da tempo una punta di diamante di quella mentalità ecclesiale così detta progressista - dunque più o meno distaccata dal Magistero cattolico di sempre – non è certo un segreto.
É dunque alquanto difficile ritenere che il cardinale argentino - gli anni o i mesi o i giorni prima del conclave che l'acclamò pontefice – non fosse almeno interessato a quell'organizzazione di San Gallo, sebbene (solo -ufficialmente-) scioltasi nel 2006.
Inoltre il numero 80 della Costituzione citata vieta qualsivoglia ingerenza dei poteri civili nell'elezione del Papa; nemmeno un bambino vivente nel pianeta degli ingenui può immaginare che quel gruppo semi-clandestino di chierici non abbia per tempo avviato intrecci, contatti, accordi con qualche potentato finanziario o alcune Logge massoniche o vari Stati sovrani o certe organizzazioni politiche e/o economiche e/o ideologiche.
A questo proposito alcuni documentatissimi cattolici statunitensi hanno reso pubblica una lettera indirizzata al Presidente Trump, chiedendo che venga fatta chiarezza sulle presunte (nemmeno tanto) ingerenze dell'amministrazione Obama al conclave che ha determinato l'elezione di Bergoglio, il pontificato del quale, non è un mistero, segue da tempo l'agenda democratica e delle sinistre internazionali.
Qui non si sta scrivendo di burocrazia o cavilli, ma di una Costituzione Apostolica, di un Papa (Giovani Paolo II) che in un documento ufficiale della Chiesa cattolica commina la SCOMUNICA latae sententiae a coloro che si comporteranno in questo o quel modo.
Quindi, a rigor di logica, si può tranquillamente ipotizzare che non fossero pochi i cardinali (progressisti), fra cui forse lo stesso porporato argentino, che non avevano alcun diritto di essere presenti al conclave del 2013 (quello che elesse Bergoglio), perché appunto scomunicati.
Di fatto, dunque davanti a Dio che prende sul serio gli ufficiali pronunciamenti dei suoi vicari, è lecito pensare che l'elezione di Jorge Mario Bergoglio a Papa sia stata invalida? Quindi mai realmente avvenuta?
Nel prossimo articolo ancor più importanti tasselli verranno posti e ogni lettore avrà altri strumenti per comprendere se quello bergogliano è, oppure no, un mosaico autenticamente cattolico.
Fernando da Lisbona
[questo articolo non esprime la linea del giornale]
Martedì 16 luglio 2019