non volevano farla studiare in cina

Ragazzina di 17 anni si suicida a scuola

Lascia una lettera in cui incrimina i genitori

Nella lettera la ragazza chiede perdono a tutti per il suo gesto ma chiama in causa i genitori, i loro divieti, la volontà di tenerla, a suo dire, come una reclusa in casa

Repertorio
Repertorio

FORLI | Una ragazzina di 17 anni si è uccisa lanciandosi dal tetto del suo liceo. Ha lasciato una lettera in cui incolpava i suoi genitori. In camera sua sono stati trovati poi altri biglietti di accusa contro la madre e il padre, che sono stati iscritti nel registro degli indagati. per maltrattamenti in famiglia in concorso, con l’aggravante della morte della persona offesa, e istigazione al suicidio. 

LETTERA | Nella lettera la ragazza chiede perdono a tutti per il suo gesto ma chiama in causa i genitori, i loro divieti, la volontà di tenerla, a suo dire, come una reclusa in casa. E poi c’è l’ultima lite, due giorni prima del suicidio, quando i genitori le hanno vietato di studiare per un anno in Cina. «Chiedo perdono a tutti. Ma questo è un gesto che medito da tempo. Perdonatemi. Il mio disagio interiore è insopportabile», ha scritto.

BIGLIETTI | Dai biglietti si è scoperto che più volte aveva detto ai genitori che si sarebbe tolta la vita, ma questo non aveva cambiato il loro rapporto conflittuale. 

Mercoledì 25 giugno 2014