coinvolti 56 allevatori, tre autotrasportatori e sei medici veterinari delle Asl

Carne malata immessa sul mercato

emessi 78 decreti di perquisizione

L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla commercializzazione per la successiva macellazione di bovini infetti e con marche auricolari contraffatte

di Silvia Tozzi

Una mucca
Una mucca
PERUGIA | I carabinieri del Comando per la Tutela della salute hanno avviato all'alba l'esecuzione di 78 decreti di perquisizione e sequestro in 21 province di 12 regioni da nord a sud nell'ambito di un'indagine, denominata Lio e condotta dal Nas di Perugia, relativa alla illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata. 

SEQUESTRI | Sequestri per quattro milioni di euro, 65 indagati e sigilli a quattro aziende agricole. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla commercializzazione per la successiva macellazione di bovini infetti e con marche auricolari contraffatte.

AL MACELLO | Gli animali, nati in aziende dell'Italia meridionale e insulare, venivano avviati alla macellazione grazie all'intermediazione di due aziende, una perugina e una aretina, nonché di allevatori e medici veterinari che riuscivano a fare eludere i controlli sanitari facendo apparire sani i bovini. Quindi si è ricostruita l'organizzazione criminale in cui erano a vario titolo coinvolti 56 allevatori, tre autotrasportatori e sei medici veterinari delle Asl del centro-sud, dediti alla falsificazione di passaporti e marche auricolari che permettevano di introdurre sul mercato bovini di razza ed età diverse da quelle certificate dai documenti

Martedì 10 giugno 2014