«inizialmente non intendevo andare in Europa»

Barbara Spinelli accetta il seggio europeo

con buonapace di Sel e di Marco Fufaro

Spinelli spiega che la questione non era eleggere un candidato di partito, ma qualcuno della lista Tsipras. «Sel sta vivendo una profonda crisi. Non sa decidersi tra Tsipras e Schulz, ma questo è un problema di Sel»

di Silvia Tozzi

Barbara Spinelli
Barbara Spinelli
ROMA | Barbara Spinelli riguardo il suo ingresso al Parlamento Europeo con la lista Tsipras a spiegato a La Repubblica che «inizialmente non intendevo andare in Europa, ma sono rimasta sorpresa dal numero di preferenze che ho preso e dalle forti spinte ad accettare il mandato».

SEL | La vittoria della Spinelli, e la sua conseguente decisione di accettare il posto nel parlamento Europeo, ha indisposto Sinistra e Libertà, perché Marco Furfaro, secondo eletto nel collegio del Centro e già con un piede al Parlamento Ue in virtù delle promesse spinelliane della vigilia, è rimasto a casa. Spinelli spiega che la questione non era eleggere un candidato di partito, ma qualcuno della lista Tsipras. «Sel sta vivendo una profonda crisi. Non sa decidersi tra Tsipras e Schulz, ma questo è un problema di Sel». 

LA LETTERA | Furfaro le ha scritto una lettera aperta in cui «mi si accusa di aver scelto tra Centro e Sud, trattando i candidati arrivati dopo di me come carne da macello. Tra il voto e la decisione finale non c’è stato il vuoto ma un pieno: di contatti, di negoziati dei garanti con i partiti che esprimevano le candidature. Fallite le trattative, qualcuno doveva pur decidere. Su invito dei garanti l’ho fatto io». 

Lunedì 9 giugno 2014