dicono è «pura finzione». la famiglia non parteciperà alla cerimonia di apertura
Fremaux dice che la pellicola è l'espressione del diritto di ogni artista alla licenza poetica. Il film contribuirà - dice - alla leggenda del Principato di Monaco
di Silvia Tozzi
CANNES | La famiglia Grimaldi continua le sue pressioni contro il film di Olivier Dahan sulla vita di Grace Kelly che aprirà il Festival di Cannes il 14 maggio.
I FIGLI | Alberto II di Monaco, Carolina, principessa di Hannover, e Stephanie, sostengono che questo lungometraggio è «pura finzione» e per questo la famiglia non parteciperà alla cerimonia di apertura. «Il film non è un biopic nel senso stretto del termine, dalla vita alla morte - spiega il direttore artistico del Festival, Fremaux - è l'espressione del diritto di ogni artista alla licenza poetica. Il film contribuirà certamente in modo positivo alla leggenda del Principato di Monaco».
IL FILM | Il film di Dahan si focalizza sul periodo, in cui Grace Kelly (interpretata da Nicole Kidman), da icona di Hollywood e attrice, sposa il principe Ranieri nel 1956 diventando principessa di Monaco, e decide di lasciare il cinema per dedicarsi ai suoi tre figli e al protocollo, aiutando il marito a difendere l'identità del principato dagli attacchi politici del presidente francese Charles De Gaulle (che voleva recuperare le tasse delle aziende transalpine che si erano trasferite nel Principato). Il film, dicono i tre figli della star, è profondamente antifrancese.
Sabato 3 maggio 2014