Mosca ha chiarito di non voler accettare imposizioni «unilaterali»
Il segretario di Stato Usa John Kerry sostiene che Mosca sta «sabotando attivamente il processo democratico» attraverso azioni intimidatorie
di Silvia Tozzi
KIEV | In Ucraina, l’operazione militare contro i filorussi prosegue nel sud-est del Paese e la Russia rivendica il diritto di inviare i propri peacekeeper per autodifesa. A Kramatorsk un elicottero sarebbe esploso al momento del decollo perché colpito da armi da fuoco.
KERRY | Per il segretario di Stato Usa John Kerry, solo l'Ucraina sta rispettando quanto deciso nell’accordo internazionale di Ginevra. Kerry sostiene che Mosca sta «sabotando attivamente il processo democratico» attraverso azioni intimidatorie. A suo avviso, «non è possibile risolvere una crisi quando solo una parte è determinata a fare il necessario per evitare un confronto»; ovvero Mosca fino ad oggi «ha sistematicamente rifiutato di fare passi nella giusta direzione» ricorrendo all’intimidazione e alla propaganda per destabilizzare l’Ucraina.
LAVROV | Mosca da parte sua tramite il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha chiarito di non voler accettare imposizioni «unilaterali» da parte degli Stati Uniti. «La Russia aiuterà il processo di de-escalation del conflitto sulla base del compromesso di Ginevra, ma sottolineo che non ci potranno essere nei nostri confronti richieste unilaterali». Il ministro degli Esteri russo accusato gli Stati Uniti di voler diffamare la Russia e ha definito i toni del segretario di Stato americano, John Kerry, sulla crisi ucraina inaccettabili.
MERKEL | La cancelliera Angela Merkel ha espresso la sua profonda inquietudine sulla situazione in Ucraina in una telefonata al presidente russo Vladimir Putin.
Venerdì 25 aprile 2014