Li ha aggrediti un 29enne tunisino, amante e convivente della madre
Nella casa due donne, cognate tra loro, da gennaio vivevano nella stessa casa, ognuna con i rispettivi figli (quattro bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni), e condividevano l'uomo
di Silvia Tozzi
FOGGIA | Due bambini di 2 e 3 anni sono ricoverati nei reparti degli Ospedali Riuniti di Foggia con lesioni gravissime, fratture, ustioni e tumefazioni su tutto il corpo. Li ha aggrediti un 29enne tunisino. I bambini sono i figli della cognata della sua convivente, con la quale lo stesso aveva una relazione.
AMBIENTE MALSANO | Gli inquirenti hanno parlato di «una convivenza torbida e un ambiente familiare malsano». Le due donne, cognate tra loro, da gennaio vivevano nella stessa casa, ognuna con i rispettivi figli (quattro bambini di età compresa tra i 2 e i 4 anni), e condividevano l'uomo. Il 29enne, appunto. Che ha iniziato a manifestare una spropositata violenza nei confronti dei figli della seconda donna (quelli della prima erano suoi), picchiandoli con cinghie borchiate e infieriva sui corpicini con la fiamma di un accendino provocando loro ustioni.
ALL'OSPEDALE | Portati all'ospedale, il bambino più piccolo aveva il braccio destro penzolante perché fratturato in più punti ed il labbro superiore spaccato e cicatrizzato male (sarà sottoposto a intervento di chirurgia estetica). La sorellina, invece, aveva due vecchie fratture al bacino che da circa un mese le impedivano ogni movimento.
I FIGLI NATURALI | I figli naturali del tunisino non venivano picchiati, ma subivano violenza psicologica. L'uomo ha costretto il proprio figlio naturale ad assistere all'uccisione di una pecora, sgozzata e lasciata morire sotto i suoi occhi, mentre il padre riprendeva la scena con un telefono cellulare. In un altro video si vede il bambino giocare ignaro con un panetto di droga.
Venerdì 18 aprile 2014