Un corso (gratuito) per istruttori e patentandi
Formare automobilisti e istruttori a vivere la strada in modo più ecologico. È l'obiettivo del nuovo corso giunto alla quinta edizione
di Sabrina Mechella
Con una guida consapevole si arriva a risparmiare fino al 18 per cento di carburante, con un abbattimento notevole di pm 10. Sono molti i vantaggi derivanti da una conoscenza del mezzo di trasporto e della guida avanzata e l’obiettivo che si prefigge il progetto Ecopatente, giunto alla sua quinta edizione, è coniugare il rispetto dell’ambiente con la primaria esigenza di trasmettere alle giovani generazioni la consapevolezza, oltre che le capacità, per una guida in tutta sicurezza. Il corso è totalmente gratuito, sia per istruttori sia per patentandi ed è parte complementare delle lezioni teoriche per il conseguimento della patente. Dal 2009 a oggi, in tutta Italia, sono stati 50 mila gli Ecopatentati e oltre 2 mila i formatori di autoscuole che hanno partecipato agli incontri di formazione Ecopatente. Seguire il corso è semplice: basta andare sul sito www.ecopatente.it e trovare l’elenco online della scuola guida più vicina a casa propria. All’interno del normale programma didattico di scuola guida vengono inseriti specifici kit di formazione Ecopatente. Alla fine del corso viene rilasciato un apposito tesserino e si consente l’ottenimento di crediti formativi riconosciuti dagli istituti scolastici, il che rappresenta una notevole per i giovani studenti. Proprio per questo motivo il corso Ecopatente 2014 sarà promosso in tutte le scuole secondarie di secondo grado. La presentazione ufficiale della 5a edizione di Ecopatente si è svolta ieri mattina nella sala stampa della Camera dei Deputati. Ad aprire gli interventi Paolo Gandolfi, componente della Commissione Trasporti della Camera, per il quale «formare autisti consapevoli e attivi, che sappiano come guidare con sempre maggiore sicurezza per sé e per gli altri, e che abbiano la coscienza di scegliere vetture che impiegano sempre meno Pm10, l’inquinante in assoluto più dannoso per la salute, è fondamentale. Ecopatente è, perciò, un’occasione di grande rilievo per ricordare che il Parlamento si sta occupando della modifica al Codice della strada».
«A nome del Ministero dei Trasporti, rinnovo il nostro plauso all’iniziativa Ecopatente che seguiamo ormai da cinque anni per il suo carattere educativo e per la sensibilizzazione operata in tema di responsabilità ambientale che ci pone al livello di altri Stati europei. Stiamo portando avanti sperimentazioni di veicoli a metano per le flotte del trasporto pubblico e per i veicoli per la raccolta rifiuti. Inoltre stiamo attuando la modifica dei quiz per gli esami di teoria per il rilascio della patente, che prevedono oltre 100 domande sulla guida eco» ha dichiarato Maurizio Vitelli, direttore generale della Motorizzazione civile.
«Siamo stati tra i promotori di Ecopatente – ha sottolineato Gianluca Della Campa, direttore marketing di Legambiente Onlus – abbiamo molti progetti in fase di attuazione e alcuni già conclusi, tra questi posso annunciare l’apertura di due distributori a metano sull’autostrada in Puglia, segno che la cultura dell’attenzione all’ambiente sta proseguendo il suo cammino. Di certo negli ultimi tempi c’è stata una notevole diminuzione dell’uso dell’auto, ma questo è anche dovuto alla crisi economica. Non abbassiamo la guardia, dunque».
Pieno sostegno all’iniziativa è arrivato anche da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati, e assente per motivi istituzionali, per il quale «Ecopatente è un progetto meritorio che punta sull’educazione dei nostri giovani a una guida sostenibile, oltre sull’innovazione e sulla ricerca, per ridurre l’inquinamento e raccogliere la sfida del guidare bene, nel rispetto delle regole del codice della strada».
Mentre Paolo Colangelo, presidente autoscuole Confarca, ha sottolineato che «come operatori del settore non possiamo che sottolineare il notevole riscontro che Ecopatente sta dando al tema della sicurezza stradale rivolta soprattutto ai giovani che ne sono i primi fruitori, i quali spesso trasmettono questa loro conoscenza ai genitori». Antonio Datri, vicesegretario nazionale autoscuole Unasca, ha dichiarato che «con Ecopatente si trasmettono valori morali alle nuove generazioni di cui siamo orgogliosi e che il positivo riscontro da parte di questi utenti ci conferma la necessità di andare avanti in questa esigenza primaria di infondere consapevolezza per una guida sicura ed ecosostenibile».
Ignazio Messina, segretario dell’Italia dei Valori, ha ribadito la sua condivisione totale al progetto Ecopatente, ricordando che «se oggi in Italia c’è una cultura ambientale e una maggiore attenzione a queste tematiche è anche grazie all’impegno dell’Italia dei Valori che a suo tempo ha fatto una pressante raccolta di firme contro il nucleare. Ma Ecopatente è anche cultura della legalità attraverso un rilancio del tema della sicurezza stradale, e in particolare di quella sulla strade cittadine, che continuano a registrare stragi che si possono equiparare a un vero e proprio bollettino di guerra».
Il progetto Ecopatente, ideato da Patrizio Vanessi, presidente di Cse Italia srl, ha ricevuto il patrocinio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dell’Ambiente, della presidenza della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Ha il sostegno di partner di spessore come UnipolSai, Continental, Assogasmetano e Landi Renzo.
Venerdì 11 aprile 2014