ha confessato di aver ucciso lui Lukasz Korbzeniecki
L'annullamento riguarda la parte della sentenza relativa al movente per il quale Cutrì fu condannato al carcere a vita
di Silvia Tozzi
TRECATE | La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ergastolo inflitto a Domenico Cutrì, 32 anni, condannato quale mandante dell’omicidio di Lukasz Korbzeniecki. L'uomo, un magazziniere, fu ucciso il 16 giugno 2006 in via Garibaldi a Trecate, mentre rincasava dopo una serata al bar.
L'EVASIONE | Cutrì è stato reso celebre dall'evasione a Gallarate lo scorso febbraio in cui è rimasto ucciso suo fratello.
L'OMICIDIO | Cutrì ha sempre negato di essere stato a Trecate la sera in cui è stato ammazzato Lukasz, ma di recente ha cambiato versione, ammettendo: «Sì, ho sparato io. Ma non volevamo ucciderlo, puntavamo alle gambe. E non c’è alcuna motivazione passionale. Stava dando fastidio a Martelli e bisognava dargli una lezione». Una rivelazione sconvolgente perché sino ad allora si pensava che l'esecutore materiale fosse Manuel Martelli, condannato a 16 anni di carcere in primo grado.
Lunedì 7 aprile 2014