decreto sui contratti a termine e sull'apprendistato
«Ogni tanto ci sono metamorfosi un po rapide. Fatico a riconoscere le dichiarazioni fatte oggi con quelle di quando era alla guida di Legacoop»
di Silvia Tozzi
ROMA | Per il segretario della Cgil, Susanna Camusso, «il provvedimento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, introduce ulteriore flessibilità e precarietà». Il riferimento è alle misure previste nel decreto sui contratti a termine e sull'apprendistato in cui viene estesa la possibilità di stipulare contratti a termine senza causale e scompare la norma che obbliga ad assumere un terzo degli apprendisti.
RINUNCIATARI | «Ogni tanto ci sono metamorfosi un po' rapide. Fatico a riconoscere le dichiarazioni fatte oggi con quelle di quando era alla guida di Legacoop», ricordando quando diceva che era necessario investire sul lavoratore e sulla sua formazione con l'idea che l'unico contratto che si utilizza è quello a termine.
IL MINISTERO | Risponde il Ministero del Lavoro: «Con l'entrata in vigore del dl il datore di lavoro può sempre instaurare rapporti di lavoro a tempo determinato senza causale, nel limite di durata di trentasei mesi. Viene così superata la precedente disciplina che limitava tale possibilità solo al primo rapporto di lavoro a tempo determinato».
Venerdì 14 marzo 2014