KIEV | Firmato l’accordo in Ucraina tra il presidente Yanukovich e i rappresentanti delle opposizioni dopo tre mesi di manifestazioni.

ELEZIONI | Previste elezioni anticipate nei prossimi mesi e - subito - un governo di unità nazionale e una riforma della Costituzione. 

LA MISSIONE DELLA TROIKA | Giovedì sera i ministri degli Esteri di Germania, Polonia e Francia hanno fatto la spola per tutta la notte tra l’opposizione e Viktor Yanukovich. Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha dichiarato che le trattative per mettere fine alla crisi politica in Ucraina sono in una fase «delicata» e che le parti in causa «devono avere in mente che un compromesso non può soddisfare le richieste di tutti». Giovedì oltre 100 persone sono morte durante gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Sono stati invece liberati i 67 poliziotti fatti prigionieri dai dimostranti. Sempre giovedì sono arrivate le sanzioni dell’Europa: il blocco della concessione dei visti ed il congelamento dei beni dei responsabili delle violenze.

S&P | L’agenzia di rating Standard&Poor’s ha abbassato la valutazione sul rendimento del tasso di lungo termine dell’Ucraina, sostenendo che la crisi politica che ha investito il Paese mette in dubbio la capacità del governo di onorare i debiti e l’aiuto finanziario russo. La valutazione del Paese è passata da CCC+ a CCC.