Alfano vuole mantenere a Ncd tre ministri (tra cui il suo all'interno)
L'idea è di arrivare al 2018 e il programma prevede una riforma al mese: a febbraio riforme istituzionali, a marzo il lavoro, ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco
di Silvia Tozzi
ROMA | Matteo Renzi ha accettato dal Capo dello Stato l’incarico con riserva a formare il nuovo governo. Da domani avvierà le consultazioni con i partiti. Ha garantito che nell'incarico metterà «tutto l’impegno e l’energia di cui saremo capaci in questa sfida difficile. Ho ricevuto l’incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva per l’importanza e la rilevanza di questa sfida». Quindi ha incontrato i presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Piero Grasso.
PROGRAMMA | L'idea è di arrivare al 2018 e il programma prevede una riforma al mese: a febbraio riforme istituzionali, a marzo il lavoro, che è la «vera priorità anche per quelli della mia generazione», ad aprile la riforma della pubblica amministrazione e a maggio il fisco. «Abbiamo intenzione di lavorare in modo molto serio sui contenuti, definiremo nei prossimi giorni con gli alleati una piattaforma molto seria». Programma che nelle intenzioni di Renzi ha tempi già definiti e prevede che «entro febbraio si faccia un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorali, e nei mesi successivi ci saranno: a marzo il lavoro, ad aprile la riforma della Pubblica amministrazione, a maggio il fisco».
ALFANO | Il primo problema si chiama Angelino Alfano, che non ha ancora incontrato. Alfano non vuole lasciare l'incarico di Ministro degli Interni (che Renzi vorrebbe dare a Dario Franceschini) e vuole mantenere in capo a Ncd tre ministeri. Si parla quindi della riconferma sua, di Maurizio Lupi e di Beatrice Lorenzin. Vuole garanzie sul fatto che la legge elettorale entrerà in vigore solo dopo la riforma del Senato. Ma Renzi ha la forza dello scambio: se Alfano non ci sta, si va alle urne. Cosa che il vicepremier non vuole.
TOTO-MINISTRI | La ridda di nomi possibili alla carica di ministri ha visto l’ad di Luxottica Andrea Guerra (che ha detto no), Dario Nardella, Graziano Delrio, Romano Prodi, Lucrezia Reichlin. All’Economia il premier in pectore vorrebbe un politico. Quindi Piero Fassino e Fabrizio Barca. Certo sarà ministro Maria Elena Boschi. tra i nomi in lizza Stefania Giannini, Irene Tinagli e Andrea Olivero. Franco Bernabè o Mauro Moretti. Dovrebbero essere riconfermati i ministri dell’Ambiente Andrea Orlando ed i ministri Ncd Beatrice Lorenzin (Salute) e Maurizio Lupi (Trasporti). Riconferma in vista anche per Mario Mauro così come non dovrebbe rischiare alla Farnesina Emma Bonino.
Lunedì 17 febbraio 2014